L’elenco di coloro che subiscono le conseguenze del conflitto di lavoro presso Canada Post è in costante aumento.
Lo sciopero sta costando miliardi di dollari alle PMI che dipendevano dai servizi per consegnare i loro pacchi prima delle festività natalizie.
I genitori aspettano i documenti essenziali per i loro figli.
I viaggiatori sono preoccupati perché non hanno il passaporto.
I risultati dei test verranno trasmessi in ritardo perché la rete utilizza ancora la posta per inviare i campioni.
I contribuenti rischiano di arrivare in ritardo nel pagare le bollette che aspettano per posta.
Anche i concorrenti di Canada Post hanno le mani occupate!
Soprattutto, gli enti di beneficenza hanno perso milioni di dollari in donazioni a causa della controversia sindacale. Soldi per combattere il cancro, per i cesti di Natale, per aiutare le persone vulnerabili…
L’elenco è lungo!
E la frustrazione è grande!
Il governo Trudeau sarà ritenuto responsabile nei confronti di tutte queste persone!
Ha il potere di imporre leggi speciali come ha fatto nel 2018.
All’epoca, il governo dichiarò di essere stato costretto a intervenire a causa delle ripercussioni economiche dello sciopero festivo!
L’unica cosa che è cambiata da allora è che il suo governo si è concesso una nuova superpotenza per porre fine alle controversie di lavoro, senza approvare alcuna legge speciale!
Questo è quello che ha fatto per forzare il ritorno al lavoro nei porti e nelle ferrovie.
Se il conflitto persiste, è innanzitutto a causa del governo federale.
Una via d’uscita
Il sindacato non lo dirà certo, ma sarebbe una via d’uscita onorevole per i lavoratori, soprattutto prima di Natale.
Perché anche loro vivranno un periodo di vacanze difficile, senza retribuzione né benefici.
Ritornando al lavoro e forzando la mediazione, il governo risolverebbe almeno alcuni nodi, come quelli relativi ai salari e alle consegne nel fine settimana.
Allo stesso tempo, Canada Post, sindacato e governo devono essere consapevoli che i veri problemi non si risolveranno al tavolo delle trattative.
Ci vorrà l’intervento del governo!
Problemi grandi e vecchi
Nel 2023, Canada Post ha registrato una perdita ante imposte di 748 milioni di dollari, il 37% in più rispetto al 2022!
La sua quota di mercato nel settore dei pacchi è scesa dal 62% prima della pandemia al 29%!
Di fronte a questa constatazione, non è limitando gli aumenti salariali e consegnando i pacchi nei fine settimana che l’azienda riuscirà a uscire dall’acqua.
Il governo deve porsi domande fondamentali.
Ad esempio, la posta deve ancora essere consegnata ogni giorno? È ancora necessaria la consegna a domicilio?
L’ironia della vita politica è che 11 anni fa, l’11 dicembre 2013, il governo Harper annunciò la fine delle consegne a domicilio!
Siamo tornati al punto di partenza!