Da diversi giorni, nelle strade di Oullins, vicino a Lione, gli abitanti della zona affiggono manifesti caricaturali dei funzionari eletti della metropoli. Tre di loro, compreso il suo presidente, sono rappresentati come personaggi romani i cui nomi ricordano quelli delle avventure di Asterix. Dietro questa azione c'è una mobilitazione dei residenti locali contrari ai cambiamenti nella direzione del traffico.
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Il presidente ambientalista della metropoli lionese non si chiama più Bruno Bernard, ma “Ridiculix”. Il suo vicepresidente per i viaggi, Jean-Charles Kohlhaas, diventa “Sensunix”. Quanto all'eletto responsabile della mobilità, Fabien Bagnon, chiamatelo d'ora in poi “Sensinterdix”.
“Mi fa sorridere, è divertente” ammette con uno sguardo un po' beffardo una residente della zona mentre passa davanti ai manifesti. Sono rimasti bloccati in diversi luoghi della città di Oullins-Pierre-Bénite, vicino a Lione, durante la notte. Possono essere trovati sui contenitori del compost o sui pannelli informativi.
“Siamo nella terra dei Galli?” Il nostro residente locale si diverte, ma l'argomento è delicato. Da mesi gruppi di residenti locali portano avanti diverse azioni di questo tipo. Protestano contro un piano di traffico voluto dalla metropoli di Lione per incentivare la bicicletta.
A Oullins, da diverse settimane, la strada principale è limitata al solo traffico di autobus e biciclette in una direzione. Un’altra fase inizierà all’inizio del prossimo anno, in direzione opposta. “Un esperimento” secondo Sensinterdix, uh… Fabien Bagnon, responsabile della mobilità. L'eletto ritiene che questa nuova campagna non sia (troppo) vendicativa “rivela un vero senso dell'umorismo nei loro autori”. Tuttavia, si rammarica “il deterioramento dei pannelli informativi”.
Si tratta infatti di un esperimento che mira a verificare l'opportunità di rendere parzialmente a senso unico la Grande Rue d'Oullins.
fabien Bagnon, vicepresidente (Les Ecologistes) responsabile della mobilità – Métropole de Lyon
L'argomento è controverso nella comunità. Già lo scorso settembre i manifesti avevano coperto i segnali stradali. I nomi delle strade prendono il nome dagli stessi funzionari eletti. Un'altra campagna aveva cambiato il nome del comune, Oullins si chiamava “Oullins-Byrinthe”.
All'epoca, il sindaco, contrario al progetto della metropoli, Jérôme Moroge (LR), reagì fornendo un sostegno nascosto: “alcuni percorsi sono stati ribattezzati, sicuramente con molta ironia.” Nel suo comunicato stampa, tuttavia, ha deplorato queste azioni, ma ha detto “comprendere l’esasperazione di una popolazione che non si sente più ascoltata”. Spera che gli eletti interessati lo facciano “ascolta il messaggio inviato”.
Non facendosi ascoltare, i residenti “scherzi” hanno, a quanto pare, fatto sorridere i passanti, per Toutatis!