I concorsi di Miss sono ancora popolari in Belgio?

I concorsi di Miss sono ancora popolari in Belgio?
I concorsi di Miss sono ancora popolari in Belgio?
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Per l’edizione belga del 2022, erano solo 40.000 davanti al televisore, rispetto ai 470.000 del 2011. ©Belga Images

Una cosa è certa, il pubblico risponde sempre meno all’appello. Per l’edizione belga del 2022, erano solo 40.000 davanti al televisore, rispetto ai 470.000 del 2011. Potremmo menzionare il quasi monopolio dei candidati fiamminghi, ma il pubblico non è più glorioso nel Nord del Paese. Alcuni credono che lo spettacolo debba essere modernizzato, offrendo un ritmo più dinamico con i sottotitoli per evitare lunghe traduzioni neerlandesi-francesi. Ciò potrebbe in parte spiegare perché lo spettacolo continua a unire sul versante francese, dove a volte assomiglia più a uno spettacolo della famosa marca Victoria’s Secret, tutto in paillettes, in una grande frenesia di kitsch e glamour. E bisogna anche ammettere che la televisione, in generale, ha perso la sua aura.

Ma non tutto è perduto se vogliamo credere a certi titoli di stampa del genere SudInfoche si vantava di aver riunito “più di 500.000 persone per seguire l’elezione” di Miss 2022. Dietro questo numero troviamo il numero di clic, visualizzazioni per video… Questo non rappresenta quindi il numero di utenti unici. Ma è pur sempre indicativo di una costante: la concorrenza si discute. Ed è forse lì, al centro delle controversie, che si trova la chiave della sua longevità.

Un segreto ben nascosto dell’evoluzione

Siamo sinceri, non andiamo avanti con il nostro sacchetto di patatine, sdraiati sul divano a criticare una ciocca svolazzante o un sopracciglio troppo depilato. E al di là del facile piacere che ciò costituisce, la critica e il pettegolezzo sono infatti componenti che hanno permesso alla specie umana di sopravvivere. Precedentemente, “non era sufficiente che uomini e donne conoscessero l’andirivieni dei leoni e dei bisonti”, spiega l’autore del libro bestseller Sapiens: una breve storia dell’umanità. In effetti, luiEra molto più importante per loro sapere chi odia chi, chi va a letto con chi, chi è onesto e chi è un bugiardo nel gruppo.”.

Grazie al pettegolezzo, la specie umana è stata in grado di trasmettere storie che, come i racconti della nostra infanzia, portavano messaggi di generazione in generazione. Ebbene, Internet lo fa molto bene oggi, ma non è l’unica virtù del gossip. Questa attività permette anche di rafforzare i legami con un terzo, prendendolo in confidenza e presentandogli indirettamente i comportamenti considerati devianti dal gruppo, rivelandogli così una chiave per integrarsi al suo interno. Ok, basta antropologia e sociologia. Torniamo alla nostra pancia piatta e alla nostra linea bikini perfettamente rasata.

Forse queste critiche ci permettono di prendere le distanze dai dettami estetici rivendicati da questi concorsi. Non sono forse anche le top model più ambite oggetto di tutte le diatribe? Certamente gli organizzatori erano obbligati a modernizzare l’una o l’altra regola del concorso e soprattutto ad essere attenti alla diversità. Il Portogallo, ad esempio, ha eletto una Miss transgender, ma noterete che corrisponde ancora ai criteri di bellezza più ambiti. L’altezza minima è stata abbassata a 1,70 m, le donne sposate sono autorizzate a partecipare… Del resto, il concorso Miss Francia ha quasi perso le sue piume quando l’associazione francese Osate il femminismo! aveva adito contro di lui il tribunale del lavoro. Le ragioni? Una competizione ritenuta “sessista”, che viola il diritto del lavoro e che è discriminatoria. Le Miss, infatti, non venivano ancora pagate prima del 2021 per il loro mese di preparazione. Ora l’uno o l’altro criterio fisico è stato allentato e ricevono 84 euro al giorno.

Femminista o no?

Ma anche se si pone l’accento sulle ambizioni intellettuali e sui risultati ottenuti dai concorrenti, a volte impressionanti, rimane un concorso di bellezza. E avrai notato che la sua controparte maschile non esiste. Anche la presidente della compagnia Miss si era sbarazzata della domanda con il palmo della mano, e con una risposta laconica: “No, già non abbiamo i diritti per lo spettacolo e poi, perché trovo che con gli uomini, si trasformi presto in uno sfoggio di muscoli. È volgare.” Sì, perché una sfilata di costumi da bagno è squisitamente raffinata. Molte associazioni femministe però concordano su un punto: è inutile incolpare le candidate, il problema è sistemico, e loro hanno il diritto di usare il proprio corpo e il proprio tempo come ritengono opportuno, forse non hanno torto: usare gli ingranaggi di un sistema oppressivo per creare un’opportunità di carriera, perché no?

È forse anche questo che fa sognare gli spettatori: la favola di una giovane donna di provincia, bella e talentuosa, a cui, nel giro di una sera, vengono concessi i benefici di una classe sociale che prima credeva irraggiungibile. Ma per altri, questi nastri nel nome della loro provincia riflettono l’immagine di un oggetto espositivo di una località, di un bene decorativo che, attraverso la sua esposizione, trasmette di generazione in generazione un messaggio alle donne: per avere successo, sii alta, magra. , con capelli perfetti. Insomma, ognuno ha diritto alla propria opinione, e avete ancora tempo per pensarci visto che il concorso Miss Belgio si svolgerà il 24 febbraio.

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