TRIBUNA – Sei francesi che hanno combattuto con le forze curde in Siria scrivono una lettera aperta per avvertire delle minacce poste alla Francia dagli sconvolgimenti che stanno attraversando la Siria.
Cittadini francesi, siamo partiti per la Siria tra il 2015 e il 2019 come volontari per unirci alle unità combattenti curde dell’YPG, punta di diamante delle Forze Democratiche Siriane (SDF), nella lotta contro Daesh. Lo abbiamo fatto non solo per difendere il nostro Paese, che in quel periodo subiva gli attacchi del terrorismo islamico, ma anche per sostenere il progetto sociale che l’alleanza di curdi, arabi e cristiani portava avanti per il nord della Siria: quello di un’autonomia basata sulla democrazia, libertà, uguaglianza tra donne e uomini e difesa delle minoranze religiose ed etniche, in particolare degli yazidi. Sono proprio queste FDS che, a costo di pesanti perdite e aspri combattimenti, sono riuscite a eliminare il califfato dello Stato Islamico all’inizio del 2019, con il sostegno della coalizione internazionale di cui faceva parte la Francia.
Gli eventi che hanno scosso la Siria negli ultimi giorni ci incoraggiano a parlare apertamente per allertare la popolazione…
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