un avvocato della Corte d'Appello licenziato per “insufficienza professionale”

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10 dicembre 2024 alle 17:15

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La corte amministrativa d’appello di Versailles ha respinto la richiesta di un ex” assistente avvocato » della Corte d'appello di Versailles (Yvelines) che ha contestato la legittimità del suo licenziamento per “insufficienza professionale” nel novembre 2019, abbiamo appreso da fonte giudiziaria.

La ricorrente – che era già stata licenziata in primo grado, nel dicembre 2021, dal tribunale amministrativo di Versailles – sosteneva tuttavia che i suoi gerarchi avevano commesso un “manifesto errore di valutazione” e uno “sviamento di potere”.


10.000 euro per “danno finanziario e morale”

Ha quindi chiesto al Ministero della Giustizia un risarcimento di quasi 10.000 euro per il suo “danno finanziario e morale” e 5.000€ in più per le sue spese legali.

“SM.È settembre 2017 al 31 luglio 2018, poi alla Corte d'appello di Versailles dal 1È Settembre 2018 al 31 agosto 2021″, inizia quindi ricontestualizzando la corte amministrativa d'appello di Versailles.

“Con decreto del 18 novembre 2019, il […] Il ministro della Giustizia ha pronunciato il suo licenziamento per inadeguatezza professionale. »

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Ma sapendo che “il licenziamento per insufficienza professionale di un pubblico ufficiale non può essere giustificato […] su a carenza occasionale nell'esercizio delle sue funzioni», ricorda inoltre il tribunale, «è stata effettuata una valutazione relativa al modo in cui l'agente ha svolto le sue funzioni per un periodo sufficiente». Lei […] avrebbe potuto giustificare legalmente il suo licenziamento. »

Un lavoro apprezzato dai magistrati, secondo lei

In questo caso, in questo caso, “se fossero necessarie anche delle sviste della signora”, ha osservato la corte amministrativa d'appello di Versailles.

“La signora X, che ha beneficiato di due giorni di formazione […] sulla metodologia di redazione delle sentenze, è stata assegnata a una nuova sezione nel marzo 2019, a seguito delle sue difficoltà, al fine di consentirle di riscoprire una controversia già trattata durante la sua assegnazione alla Alta Corte”, hanno ricordato i giudici amministrativi.

Lavoro “molto mediocre”.

“Nonostante questo nuovo incarico, sembra […] e-mail […] dal presidente di quest'ultima camera che, se il suo lavoro non ha reso impossibile la continuazione del suo contratto, lo è stato tuttavia“molto nella media”“e non al livello di quello reso da alcuni assistenti giudiziari”, ha inoltre osservato la Corte d'appello amministrativa di Versailles.

Il ricorrente era stato, tuttavia, “assunto come assistente avvocato, agente contrattuale di categoria A [les cadres de la fonction publique, N.D.L.R.] la cui missione è quella di assistere i magistrati in casi di particolare tecnicità”.

Anche il suo rapporto annuale di valutazione per l’anno 2018 ha giudicato “insufficiente” la sua “qualità dell’espressione scritta”, la sua “capacità di investire nei suoi doveri”, il suo “senso del servizio pubblico” e il suo “impegno professionale”. Il suo licenziamento era quindi legittimo.

/GF (PressPepper)

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