Mentre sabato 7 dicembre si svolgeva la cerimonia di riapertura della cattedrale di Notre-Dame de Paris, papa Francesco, che aveva rifiutato l'invito di Emmanuel Macron a partecipare all'evento, ha voluto trasmettere un messaggio ai francesi. Accoglie con favore la “rinascita” della cattedrale e vuole vederla come un “segno profetico”.
Era presente “nel pensiero e nella preghiera”. Sabato 7 dicembre si è svolta la cerimonia di riapertura della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Una celebrazione alla quale papa Francesco si è rifiutato di presenziare per “non essere il protagonista di quella giornata”, secondo mons. Celestino Migliore, nunzio apostolico in Francia.
È dunque in un messaggio indirizzato all'Arcivescovo di Parigi e ai francesi che il Santo Padre ha deciso di esprimersi. Il papa ricorda innanzitutto il “terribile incendio” che colpì l’edificio il 15 aprile 2019. “Il nostro cuore è sprofondato al rischio di vedere scomparire un capolavoro della fede e dell’architettura cristiana”, ricorda.
Il Santo Padre saluta poi i vigili del fuoco che “coraggiosamente” sono intervenuti nel disastro. Sabato sera hanno risposto in 160 e sono stati applauditi per molti minuti. Nel suo messaggio, il papa elogia anche la “grande effusione di generosità internazionale” per il restauro di questa cattedrale, la cui prima pietra fu posta nel 1163.
In totale sono stati raccolti 846 milioni di euro di donazioni da 340.000 donatori per restaurare la cattedrale. “Questo slancio è il segno […] che il valore simbolico e sacro di un simile edificio è ancora ampiamente percepito, dal più piccolo al più grande”, esulta il capo della Chiesa cattolica.
Il Papa vuole che i cattolici “rivendichino il loro patrimonio di fede”
Nel suo messaggio, il Santo Padre afferma di volere che la “rinascita” della cattedrale sia un “segno profetico del rinnovamento della Chiesa in Francia”. Auspica che Notre-Dame apra le sue porte “ampiamente” per accogliere “un’immensa folla di persone, di ogni condizione, origine, religione, lingua e cultura, molte delle quali alla ricerca di assoluti e di significato nella loro vita”.
Il Papa si è rivolto anche direttamente a mons. Laurent Ulrich, arcivescovo di Parigi, incaricandolo di tenere le porte della cattedrale “spalancate”.
Il Santo Padre si rivolge infine ai cattolici di Francia, “pietre vive” della Chiesa. Ingiunge loro di «riappropriarsi del loro patrimonio di fede». Questa cattedrale, spiega il Papa, contiene innumerevoli simboli e rappresentazioni che dovrebbero «guidarvi con maggiore sicurezza verso l'incontro con Dio fatto uomo».