Il lupo non smette mai di parlare di lui nel Maine-et-Loire. Nel novembre 2024, le analisi di un dente, recuperato dal cadavere di a “grande cane” scoperto nel 2021 nei Mauges, effettuato da un laboratorio belga, ha confermato la presenza del lupo nell'Angiò.
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Risultati che non sono stati convalidati dall’Ufficio francese per la biodiversità (OFB), che ha lanciato la propria esperienza. Se per il momento la presenza del lupo nell'Angiò non sarà confermata, gli avvenimenti degli ultimi giorni potrebbero cambiare la situazione.
L’OFS “intensifica la ricerca”
Secondo la prefettura, negli ultimi venti giorni sono stati segnalati tre attacchi contro greggi di pecore nel settore settentrionale di Cholet. L'Ufficio francese per la biodiversità ha effettuato una perizia per determinare se si trattasse di attacchi perpetrati da lupi. Nei primi due casi questa strada è stata esclusa. D'altra parte, “Le ultime perizie effettuate dall’OFS indicano che non è esclusa l’ipotesi di predazione da parte del lupo, anche se allo stato attuale non può essere confermata”, indica la prefettura, la quale precisa che la perizia sarà inviata anche all'allevatore interessato.
“Misure preventive”
L'OFB, da parte sua, continua le indagini “intensificando le ricerche nella zona in questione, al fine di raccogliere nuovi indizi. Questa indagine comprende in particolare la ricerca di materiali genetici come peli o escrementi che permetterebbero di affinare l'analisi. »
Nel suo comunicato stampa, la prefettura ricorda che, nell'ambito del Piano d'azione nazionale (PNA) “Lupo e attività riproduttive” per il periodo 2024-2029, il prefetto, Philippe Chopin, “ha riunito tutte le parti interessate il 31 maggio in un’unità di monitoraggio del lupo. In accordo con il parere di questa cellula, ha avviato la classificazione del dipartimento nel cerchio 3, in modo che fosse effettivo dal 1È gennaio 2025, consentendo così di mobilitare le prime misure preventive a vantaggio degli allevatori. »