“Prima di votare vogliamo essere sicuri che abbiano tutti gli elementi in mano. » Il collettivo Mobilitazione 53, creato in risposta ai tagli di bilancio della Regione, ha inviato una lettera ai cinque consiglieri regionali Mayenne eletti dalla maggioranza e dall'Unione centrista (Samia Soultani-Vigneron, Florence Désillière, Philippe Henry, Gilles Ligot e Daniel Gendry) Venerdì 29 novembre 2024. Chiedono uno scambio prima del voto sul bilancio del 19 e 20 dicembre. “Ad oggi non abbiamo una risposta” si rammarica Lisa Bélangeon, coordinatrice di Au foin de la rue, a nome del collettivo.
Una lettera in cui puntano “Le conseguenze catastrofiche di una potenziale cessazione dei sussidi sull'occupazione, l'educazione artistica, il sostegno agli artisti e più in generale sull'ambiente di vita del Mayennais e sull'attrattività del nostro territorio. » « Ciò mette in discussione anche il principio stesso del servizio pubblico della cultura. Non avremo più i mezzi per raggiungere i giovani, il pubblico ristretto, per avere una cultura popolare. Saremo costretti a concentrarci nuovamente sul pagamento, sottolinea Steven Jourdan, dipendente dell'associazione Tribu Familia, che organizza il festival Un Singe en Été nella Mayenne.
Aspetto che parli Christelle Morançais
Daniel Gendry, Philippe Henry e Florence Désillière confermano di aver ricevuto questa lettera. Samia Soultani-Vigneron spiega di non aver consultato le sue “e-mail regionali”. Gilles Ligot non ha risposto alle nostre richieste.
“Aspetterò fino a quando il mio presidente parlerà alla stampa venerdì per rispondere”, annuncia Florence Désillière. Intervento atteso anche da Philippe Henry e Samia Soultani-Vigneron. “Penso che il presidente fornirà, questo venerdì, tutti gli elementi che hanno portato agli arbitrati che non riguardano solo la cultura”, sottolinea quest'ultimo. “Da lunedì potremo andare avanti” crede Philippe Henry.
Per Daniel Gendry la risposta alla strategia della Regione “sarà data durante la votazione del 19 e 20 dicembre. Capisco che questo li metta in difficoltà, ma abbiamo budget limitati e ci sono danni collaterali, questo è certo. Ci sono dei risparmi da fare e nessuno vuole farli. Non è contro la cultura, torniamo alle nostre competenze obbligatorie. »