In pochi giorni, due degli ex pilastri della “Françafrique” hanno appena informato Parigi che non vogliono più basi militari francesi sul loro territorio.
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Giornalista presso la divisione Internazionale
Di Colette BraeckmanPubblicato il 12/01/2024 alle 19:02
Tempo di lettura: 4 minuti
lL’influenza francese in Africa ha appena subito due duri colpi consecutivi, tanto più dolorosi in quanto inferti dai paesi considerati più vicini all’ex metropoli, il Ciad e il Senegal, che hanno deciso di porre fine alla loro partnership militare con Parigi.
Fu la sera del 28 novembre che venne sparato il primo colpo da N’Djamena. Appena terminata la visita del ministro degli Affari esteri francese, Jean-Noël Barrot, venuto a discutere del mantenimento di circa 300 soldati francesi in Ciad, la presidenza ha pubblicato un comunicato stampa: Mahamat Idriss Deby ha annunciato che il suo paese vuole rompere gli accordi militari conclusi con la Francia.
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