Dall’ombra alla luce: le commemorazioni, questo 1 dicembre 2024, dell’80° anniversario del massacro dei fucilieri africani da parte delle forze coloniali francesi vicino a Dakar fanno sperare molti senegalesi in un suo inserimento nei programmi scolastici, e nella memoria collettiva.
L’istruzione scolastica senegalese porta il segno di una forma di cancellazione del massacro di Thiaroye, a cui le nuove autorità politiche in carica dall’aprile 2024 vogliono porre rimedio, avendo come principi guida il sovranismo e il panafricanismo. Per il momento, “nel programma ufficiale, il massacro dei fucilieri di Thiaroye non viene insegnato come una lezione”, confida Mamadou Sané, professore di storia alla Scuola Media (CEM) Thiaroye 44, nella località omonima, una quindicina di persone chilometri da Dakar. Ma gli insegnanti possono suggerire agli studenti di lavorare sull’argomento sotto forma di un file didattico, dice.
La scuola Thiaroye 44, come le altre tre di Thiaroye, Martiri A, B e C, si trova nell’ex campo dove erano stati radunati più di 1.600 fucilieri, ex prigionieri di guerra dei tedeschi che avevano partecipato ai combattimenti del 1940. alla fine del 1944. Il 1° dicembre, due settimane dopo il loro arrivo nel campo e mentre chiedevano il pagamento degli arretrati e di varie gratifiche e indennità di combattimento, le forze coloniali li uccisero.
Le autorità francesi dell’epoca ammisero la morte di almeno 35 persone. Diversi storici ipotizzano un numero di vittime molto più elevato, fino a diverse centinaia. Tra le tante incognite che restano su questi avvenimenti, il luogo dove riposano i soldati non è mai stato svelato con precisione. Otto decenni dopo, gli studenti della scuola Martyrs B non conoscono l’origine del nome del loro istituto, dice il suo direttore Baba Bâ. “Non c’è nemmeno una targa”, osserva.
– «Silenzio complice» –
Il cimitero militare di Thiaroye, citato come possibile luogo di sepoltura dei fucilieri, è tuttavia visitato “in media da 15 scuole ogni mese”, afferma il curatore del Museo del Cimitero, il comandante Mamadou Ndione. L’ultimo programma di storia’risale all’ottobre 2006 e non include alcuna parte direttamente collegata a Thiaroye 44‘, conferma Samba Diop, professore di storia e membro del comitato per l’80° anniversario. Partecipando alla cerimonia ufficiale di commemorazione del massacro di domenica 1 dicembre 1944 a Thiaroye, il nuovo presidente Bassirou Diomaye Faye ‘fa uscire il Senegal dal silenzio colpevole e complice, fermamente imposto dalla Francia ai successivi regimi senegalesi‘, dichiara lo storico Mamadou Diouf, presidente del Comitato di commemorazione.
Ibrahima Thioub, ex rettore dell’Università di Dakar, non ritiene che l’assenza di Thiaroye nei programmi scolastici’è legato alla sensibilità del soggetto‘. ‘Il bombardamento di Dakar (nel 1943, durante la seconda guerra mondiale) o le carenze belliche non occupano certo più spazio di Thiaroye nei programmi‘, spiega.
L’anniversario ha visto fiorire rimostranze contro la Francia, ampiamente accusata di aver cercato di nascondere il massacro, oltre che di averlo commesso. Ma come altri storici, Cheikh Kaling, professore di storia presso la Facoltà di Scienze e Tecniche dell’Educazione e della Formazione (Fastef) della stessa Università,’non pensate che ci sia lo zampino della Francia nello sviluppo del nostro programma storico‘.
– « Porzione congrua » –
All’Università, “la questione di Thiaroye è quasi inesistente”, riconosce Mamadou Yéro Baldé, professore di Storia e Geografia a Fastef. ‘Certamente viene affrontato in alcuni corsi, ma viene maggiormente analizzato attraverso alcune dissertazioni e tesi di dottorato. Temi così importanti per il Paese sono quasi assenti nei programmi. Occupano una porzione minima‘, ha affermato il signor Baldé, presidente anche della Commissione educativa dell’Associazione senegalese degli insegnanti di storia.
Secondo il signor Diop, professore membro del comitato di commemorazione, Thiaroye dovrebbe essere incluso nei programmi in futuro. Il Comitato ha’ha previsto la realizzazione di una quarantina di schede didattiche sul Thiaroye 44 e sulla storia dei fucilieri senegalesi, da integrare nei programmi‘, spiega. Un progetto è ‘rendere le biblioteche accessibili a tutti, dove docenti, professori e accademici avranno accesso a tutta la documentazione, che sarà costantemente arricchita‘, aggiunge.
Una conferenza sul massacro riunirà ricercatori del Senegal e di altri paesi il 2 e 3 dicembre a Dakar e Thiaroye. Uno dei laboratori sarà dedicato al posto dei fucilieri morti a Thiaroye nei programmi storici.
© Afriquinfos & Agence France-Presse