Che importa la bottiglia, basta che siamo ubriachi… Per dirigerci verso il 32es finale della Coupe de France, Dives Cabourg non avrà avuto bisogno di realizzare la minima impresa. E allora? La sua presenza a questa fase della competizione, per la seconda volta nella sua storia (dopo il 1999), è già di per sé. Basta dare uno sguardo al retro per capirne la portata. Nel 20IOsecolo, si contano sulle dita di una mano le società dilettantistiche del Calvados che hanno vissuto un'epopea del genere. C’è stata Mondeville nel 2000, Bayeux nel 2001 e Vire nel 2023.
LEGGI ANCHE. “Quel giorno, il cuore parlò”: Philippe Clément, passione divisa
Per Dives Cabourg è giunto il momento di approfittare di un riflettore che potrebbe estendersi ben oltre la Normandia. Il club di Philippe Clément conoscerà l'identità del suo avversario lunedì sera e dopo il Lille (2 P) nel 99, vedrebbe molto favorevolmente la cattura di un pesce ancora più grosso.
Fatto velocemente, ben fatto
Ce 32e della finale e di tutto ciò che comporta, la SUDC l'ha offerta senza tremare minimamente, questo sabato sera. Di fronte all'AS Dragon che, in un contesto completamente diverso, aveva (sorprendentemente) sorpreso l'americano Avranches nel turno precedente, le Divais si sono semplificate la vita portandosi già in vantaggio per 2-0 dopo 11 minuti di gioco.
Il cross di El Wakil, che finisce sul palo (2'), serve da avvertimento. Cosa che i tahitiani, autori di ripetuti errori grossolani, non hanno preso sul serio. Un primo rinvio rischioso è andato a beneficio di Aurélien Thoris (1-0, 9'), prima che Tavere, il terzino sinistro ospite, interrompesse la sua corsa dopo aver perso una scarpa. Un passaggio e una manciata di secondi più tardi, Alban Bekombo ha fatto il break (2-0, 11').
Surclassato nell'impegno, incapace di tirare fuori la palla in modo netto, l'AS Dragon ha comunque continuato a scoprirsi. Cattiva idea. Sull'ennesima caduta, El Wakil provoca un rigore trasformato da Bekombo (3-0, 27'). Nel frattempo, Hauariki, il portiere tahitiano, ha fatto un buco sul punto di respingere e Fontaine ne ha approfittato (4-0, 31').
Con un portiere infortunato e senza rinforzi in panchina, i tahitiani hanno stretto i denti dopo l'intervallo. E si è rotto solo con un tiro ad effetto di Mahmoud El Wakil (5-0, 67') e un tiro al volo di Mathis Cayssol (6-0, 76'). I tahitiani, che hanno ricevuto un'accoglienza sublime da parte dei Divais, hanno salvato l'onore alla fine della partita, con un gol di Hauata, appena entrato (6-1, 84'). Per la suspense, torneremo.
Non è il problema del SU Dives Cabourg, già sicuro di intascare la bella cifra di 43.000 euro e, soprattutto, di vivere emozioni intense prima di Natale. L'appuntamento è fissato per il 21 dicembre. Ci sarà sicuramente ubriachezza. Aspettiamo lunedì finché non conosceremo la natura della bottiglia.
La scheda tecnica
TUFFI CABOURG – AS DRAGON: 6-1 (4-0).
Arbitro: Sig. Douart.
1.400 spettatori.
MA. Tuffi Cabourg: Thoris (9'), Bekombo (11', 27'p.), Fontaine (31'), El Wakil (67'), Cayssol (76') ; AS Drago: M. Hauata (84').
AVVERTENZE. Immersioni Cabourg: Bécherel (70'); Drago: Tanetoa (18')
IMMERSIONI CABOURG : Verrier – Koutele, Suzanne, Bécherel (Kobo, 71'), Gomes Vilela (Suret, 59') – Jeanne, Fontaine (Lefrançois, 71'), Botuly, El Wakil – Bekombo (Cayssol, 41'), Thoris (Tiéhi, 59'). Allenatore : Filippo Clemente.
COME DRAGO: Hauariki (Pito, 62'), Tanetoa, Oue, Poma, Tavere (Broseus, 82') – Gaillot (T. Hauata, 59'), Asen (Tehuritaua, 59'), Xowi (M. Hauata, 82'), Chan-Kat – Tinirauarii, Teatauira (cap.). Allenatore : Timiona Asen.