Ma gli “arizoniani” non si fermeranno qui. Questo fondo rientrerebbe nella volontà più ampia di accelerare l’aumento del bilancio della Difesa rispetto allo “standard” NATO del 2% del Pil. Ricordiamo che Vivaldi ha deciso nel 2022 di avvicinarsi a questa percentuale entro il 2035. Da allora, la minaccia geostrategica per l’Occidente non ha fatto che aumentare. I paesi europei sono sempre più allarmati dalle voci di una guerra con la Russia che si estenderebbe oltre il territorio ucraino. Negli Stati Uniti, il ritorno di Donald Trump alla presidenza aumenterà ancora di più la pressione. Sembra che gli Stati europei siano condannati a riconquistare una certa potenza militare per garantire la propria sicurezza.
Negoziati “Arizona”: attraverso la vendita di alcuni beni dello Stato belga potrebbe essere creato un fondo speciale per la Difesa
Due scenari sul tavolo
Secondo le nostre informazioni, sul tavolo dei negoziatori federali ci sono due scenari. O la coalizione “Arizona” fissa l’importo annuo delle spese per la Difesa al 2,5% del Pil a partire dal 2035, oppure accelera il passo e punta al livello “atlantico” del 2% già durante questa legislatura, cioè al 2029 ultimo. Questa seconda strada renderebbe responsabile il futuro dirigente: “Ogni volta, in passato, gli investimenti per la Difesa venivano scaglionati su 10-15 annicritica una fonte. Questo modo di procedere impegna i futuri governi e quindi presenta un lato incerto.“
Al di là della buona volontà militare delle parti attorno al tavolo federale, si attendono nuove richieste all’interno della stessa NATO. In un futuro Vertice atlantico la soglia del 2% potrebbe in ogni caso essere portata al 2,5%, si sente dire. “La spesa belga è già in disaccordo con quella di molti paesi dell’alleanza – Polonia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, ecc. – e la situazione sta peggiorando.“, rileva anche il nostro informatore.
In attesa del conclave….
E perché il Belgio non dovrebbe fissare il suo obiettivo al 2,5% durante questa legislatura? Lo sforzo finanziario, in un contesto già molto difficile (occorre trovare 25 miliardi), è considerato irrealistico. Queste ipotesi (2% nel 2029 o 2,5% nel 2035) dipendono quindi dall’insieme dei negoziati di bilancio dell'”Arizona”. Da questa domenica dovremmo vedere un po’ più chiaro: è annunciato un conclave sulla preparazione del bilancio 2025 e sulla traiettoria finanziaria del Belgio.
gabbianoLe nostre scorte di munizioni sono al minimo: in caso di guerra, dovremo passare alle fionde dopo tre ore di combattimento!“
“Spero che ci stiamo svegliando a livello militare, nota un negoziatore preoccupato. Dobbiamo prendere atto dell’accelerazione della storia e del fatto che il nostro destino è nelle nostre mani. Mi preoccupa vedere che i dibattiti vertono soprattutto su questioni di politica interna. È in gioco la nostra stessa sicurezza: navi russe vagano nel Mare del Nord, non abbiamo capacità antiaeree, non abbiamo veicoli corazzati pesanti. E non parlo nemmeno dell’assenza di rifugi antiatomici sufficienti per la nostra popolazione… Le nostre scorte di munizioni sono al minimo: in caso di guerra, dovremo passare alle fionde dopo tre ore di combattimento! Non si riesce a prendere sul serio la minaccia posta da Putin.“