La settimana politica è già stata un evento da collezione sui banchi dell'Assemblea nazionale, soprattutto giovedì, quando la sinistra non è riuscita ad abrogare la riforma delle pensioni. Il prossimo si preannuncia ancora più esplosivo con la minaccia di una mozione di censura che grava sul governo Barnier nonostante le concessioni concesse alla RN sul bilancio 2025. Il primo ministro non è l'unico nella posta in gioco. Negli ultimi giorni si sono moltiplicate da tutte le parti le richieste di dimissioni di Emmanuel Macron.
In questa eventualità Manuel Bompard sta già progettando il futuro. In una lettera inviata giovedì a Bruno Retailleau, il coordinatore di France Insoumise vuole assicurarsi che tutto sia pronto in caso di elezioni presidenziali anticipate. “Questo sarebbe un grande momento democratico per il nostro Paese. Deve essere preparato con cura”, ha scritto su X.
Un'elezione tra “20 e 35 giorni” dopo le dimissioni
Se Emmanuel Macron dovesse dimettersi, Manuel Bompard ricorda che le elezioni presidenziali anticipate dovrebbero tenersi “tra 20 e 35 giorni” più tardi. “Come ministro degli Interni, lei è incaricato di organizzare le elezioni in Francia”, scrive a Bruno Retailleau. Per questo motivo vorrei chiedervi di informare le diverse forze politiche sulle modalità di organizzazione di tali elezioni”.
L'eletto ribelle si interroga in particolare sulla raccolta di 500 sponsorizzazioni, obbligatorie per candidarsi alle presidenziali, per sapere “se i moduli sono già stati stampati” e “se l'elenco degli eletti che ricevono tali moduli è aggiornato”. Interroga il ministro anche sulla scadenza prevista “per garantire ai cittadini francesi la possibilità di iscriversi alle liste elettorali”.
Molto attivo su
France