Come nel campionato Nazionale 2 del 23 agosto, come anche la scorsa stagione, Saint-Brieuc e Saint-Malo si sono separate con un pareggio a reti inviolate dopo un 8e Tour della Coupe de France, che non ha mai raggiunto le vette.
Ma questa volta serviva un vincitore. E al termine di una serie di rigori, sono stati i Briochins a qualificarsi (5-4) per i 32'.e finale dell'evento.
Guillaume Allanou (allenatore del Saint-Brieuc) : “Avevamo un piano di gioco per infastidirli e li abbiamo davvero infastiditi. A livello tattico avevamo lavorato sulle cose, in particolare sul rilascio della palla.
I ragazzi sono stati intelligenti, generosi, i partecipanti hanno dato il loro contributo. Abbiamo mostrato molta solidarietà e anche loro non hanno avuto molte occasioni. E' una grande squadra, quella che è in programma per la Nazionale e anche se siamo nella stessa serie è comunque una prestazione. Non so se possiamo definirlo un traguardo, ma abbiamo fatto una grande prestazione.
E' una squadra che quando segna diventa difficile rimontare il gol. Con loro siamo avvisati, il terzo 0-0 di fila, è indice della loro solidità difensiva e non era di poco conto che si arrivasse ai rigori.
Quando ci siamo ritrovati in dieci, abbiamo avuto fortuna che ci sia stato subito un secondo rosso, che ha riequilibrato il rapporto, altrimenti sarebbe stato più complicato. Ma sono convinto che anche con dieci di noi avremmo dato loro fastidio. »
“Questa è la terza volta che perdiamo ai rigori…”
Gwen Corbin (allenatore del Saint-Malo) : “Dopo Guingamp e Caen, questa è la terza volta che perdiamo ai rigori, comincia a essere un po' difficile da accettare e difficile da digerire, ecco perché volevamo evitare i rigori.
Poi non capisco come possiamo pareggiare così (2 rossi e 4 gialli), l'espulsione del nostro giocatore è un risarcimento, che incide davvero sulla partita e avrei preferito giocare undici contro undici; dieci contro dieci, non è affatto la stessa partita.
Tra le due squadre ci conosciamo bene e rimaniamo su tre 0-0. Evidentemente sono partite equilibrate, c'è meno rischio in entrambe le squadre, il perché non lo so. Sono partite in cui devi saper essere efficace nelle pochissime occasioni che hai.
Su un campo unto e difficile, da tre settimane giochiamo due partite in dieci, sentiamo il corpo un po' colpito e stanco. »