Aggiornato il 29/11/2024
La conferenza territoriale, organizzata dal DDT sotto l'egida di Thierry Queffélec, prefetto dell'Alto Reno, si è riunita il 6 novembre 2024. L'obiettivo era condividere i risultati di un anno di lavoro sulla definizione di zone per accelerare la produzione di energie rinnovabili, prima di trasmettere la sintesi al comitato regionale per l'energia.
Hanno risposto i principali attori: i decisori politici, i tecnici delle comunità, il Parco Naturale del Ballon des Vosges, i rappresentanti dell'agricoltura, dell'ambiente e del patrimonio e tutti i distributori di energia.
Il livello di mobilitazione della comunità e il potenziale di attuazione identificato evidenziano una dinamica reale e un desiderio globale di sostenere la transizione energetica.
Così nel dipartimento dell'Alto Reno:
- 312 comuni, ovvero l'85% dei comuni dell'Alto Reno, hanno individuato le zone preferenziali attraverso delibere in consiglio comunale precedute dalla consultazione dei cittadini, vettore chiave per l'accettabilità di un progetto;
- Vengono offerte 7 tipologie di energia rinnovabile: fotovoltaica, solare termica, geotermica, metanizzazione, energia dal legno, idroelettrica ed eolica;
- per una superficie complessiva di 206.000 ha tenendo conto delle problematiche agricole, ambientali e patrimoniali e in un'ottica di controllo dell'uso del suolo.
Per continuare questa dinamica, sarà istituito un comitato dipartimentale di sostegno e monitoraggio delle energie rinnovabili per sostenere lo sviluppo di progetti strutturanti a partire dal 2025.
Thierry Queffélec, prefetto dell'Alto Reno, ha sottolineato che la transizione energetica verso la neutralità carbonica nel 2050 richiede un massiccio sviluppo delle energie rinnovabili per ridurre le emissioni di CO2, nel rispetto della sobrietà energetica. Ha insistito sull'importanza di ridurre la dipendenza energetica per la pace sociale e ha accolto con favore l'impegno dei sindaci e degli EPCI nel promuovere l'accettabilità locale dei progetti.