La Francia tasserà (pesantemente) le imprese che non stanno al gioco

La Francia tasserà (pesantemente) le imprese che non stanno al gioco
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Le voci lasciano il posto ai fatti. È ufficiale: il governo punirà le aziende che non rispettano le quote di auto elettrificate nelle loro flotte. Dal 2025 verrà introdotta una multa di 2.000 euro per veicolo smarrito.

Dal 2025 multa di 2.000 euro per veicolo smarrito

Le aziende hanno un ruolo importante da svolgere nell’elettrificazione della flotta di veicoli. Oggi in Francia i professionisti acquistano il 50% delle auto nuove. Questo è tutto dire! Ma le quote di inverdimento vengono raramente rispettate. La legge sull’orientamento alla mobilità (nota come LOM) impone normalmente alle aziende francesi di rispettare una quota del 20% di auto elettrificate se la loro flotta supera i 100 veicoli.

Per vincolare le imprese interessate, il governo ha quindi deciso di intervenire. L'Esecutivo ha presentato al Senato un emendamento volto a introdurre sanzioni per gli studenti cattivi. Concretamente, si potrebbe introdurre una tassa di 2.000 euro a partire dal 2025, un'altra di 4.000 euro nel 2026 e una di 5.000 euro nel 2027. La multa si applica per ogni veicolo a basse emissioni smarrito, nelle aziende con una flotta di più di 100 veicoli. Verranno però risparmiate le società di noleggio.

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Un bonus per le auto prodotte in Francia?

Lo Stato francese intende far pagare le imprese che non raggiungono una quota obiettivo fissata al 15% per il 2025 (ovvero un allentamento rispetto alla legge LOM). Poi sarà del 18% nel 2026, del 25% nel 2027 e del 30% nel 2030. Da notare che i veicoli interessati non sono solo elettrici al 100%, poiché sono modelli con emissioni di CO2 inferiori a 50 g/km, cosa che lascia ancora la porta aperta agli ibridi plug-in.

Approvato mercoledì 27 novembre dai senatori, questo testo fa parte del PLF 2025 (legge finanziaria). Si tratta di una misura diversa dall'emendamento presentato dal deputato Jean-Luc Fugit all'Assemblea nazionale.

In effetti, il governo ha voluto garantire una certa flessibilità, introducendo al contempo la complessità. Si parla ad esempio di bonus” a seconda dei siti di produzione dei veicoli elettrici “. Secondo il testo potrebbero essere privilegiate in particolare le automobili prodotte in Francia e in Europa.

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