Le autorità scoprono attività illegali che operano da decenni nel porto di Dakar

Le nuove autorità insediate nel porto di Dakar hanno scoperto una società che opera illegalmente in questa zona strategica da diversi decenni. Questa scoperta è stata fatta dagli ispettori del lavoro durante la loro visita per ispezionare le aziende situate nel porto.

Accusato dai suoi dipendenti e dall’ispettore regionale del lavoro, il segretario generale del sindacato degli ausiliari e dei lavoratori del Senegal (SATS) ha tentato di difendersi davanti al ministro. Amadou Massar Sarr ha attaccato il decreto 94/814 chiedendone la revisione. Ha spiegato che questo decreto disciplina da 30 anni il ruolo del portuale e che è ormai obsoleto, sottolineando che “non possiamo eccedere ciò che il decreto ci impone”.

Tuttavia, l’ispettore regionale del lavoro, Tène Gaye, ha presentato una versione diversa. Ha denunciato il fatto che il sindacato non è mai stato in grado di fornire la dichiarazione di apertura dell’attività, indicando di non averne mai avuta una. Inoltre, si è scoperto che il sindacato reclutava dipendenti da trasferire in un’altra azienda senza i documenti necessari. Secondo Gaye, per effettuare tali operazioni, il sindacato avrebbe dovuto essere registrato come agenzia o azienda di lavoro interinale. Il sindacato ha cercato di giustificare il proprio operato basandosi sul decreto, ma l’ispezione ha rivelato che non sono mai stati rispettati i presupposti di quest’ultimo, ponendo così l’azienda in una situazione di totale illegalità.