Mercoledì 20 novembre 2024, una pattuglia è stata allertata per intervenire nei pressi della prefettura di Laval (Mayenne). Viene chiamata dalla testimonianza di un alterco tra una donna e altre due persone. La vittima ha il volto insanguinato e afferma di aver ricevuto due schiaffi dall'ex compagno e di essersi fatta strappare i capelli da un'altra donna. L'accusato è già stato condannato per violenza contro la vittima ed è soggetto a divieto di contatto.
Il medico legale prescrive alla vittima due giorni di inabilità totale al lavoro (ITT). Durante la sua udienza, ha menzionato a “relazione tossica” et “disfunzionale” con l'ex compagno, che lavora con lei nella stessa azienda. Indica che una delle due donne che accompagnavano l'ex compagno il 20 novembre era anche lei una collega di lavoro.
La porta si chiuse violentemente sulle sue dita
La vittima parla di violenze di vecchia data: martedì 24 settembre, in seguito ad una lite, l'ex compagno ha chiuso violentemente la portiera dell'auto sulle dita. Parla anche di un morso alla spalla, che le sarebbe stato inflitto due giorni dopo, il 26 settembre.
Intervistato dalla polizia, ha detto il testimone “aver visto due ragazze a terra picchiarsi a vicenda”, prima di intervenire per separarli. Ha detto di aver visto l'uomo lanciare il telefono, ma di non averlo visto schiaffeggiarlo.
Alla sbarra del tribunale di Laval, questo martedì 26 novembre, l'imputato nega di aver schiaffeggiato al momento del litigio, ma ammette di aver chiuso la portiera del veicolo sulle dita del suo ex compagno. Per quanto riguarda il segno del morso, non lo spiega.
Il tribunale lo ha condannato a quattro mesi di reclusione con detenzione continuata. Gli viene revocata la tregua di quattro mesi. La pena è nella forma della detenzione domiciliare, sotto sorveglianza elettronica.
IL 3919 è il numero nazionale dedicato alle donne vittime di violenza, attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24.