Un agente di polizia accusato di omicidio, avrebbe ucciso un abusivo a casa di sua nonna a Bobigny

Un agente di polizia accusato di omicidio, avrebbe ucciso un abusivo a casa di sua nonna a Bobigny
Un agente di polizia accusato di omicidio, avrebbe ucciso un abusivo a casa di sua nonna a Bobigny
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Un agente di polizia è stato incriminato e poi posto in custodia cautelare dopo la morte di un uomo in un padiglione a Bobigny (Seine-Saint-Denis) sabato 29 giugno, riferisce “AFP”. La guardia di pace è sospettata di aver usato la sua arma d’ordinanza per uccidere la vittima, che sarebbe entrata nel garage della casa dove vive la nonna del sospettato.

Un agente di polizia è in custodia cautelare dopo la morte di un uomo a Bobigny (Seine-Saint-Denis) sabato 29 giugno 2024. Foto illustrativa. | JÉRÔME FOUQUET / ARCHIVI DELLA FRANCIA OCCIDENTALE


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  • Un agente di polizia è in custodia cautelare dopo la morte di un uomo a Bobigny (Seine-Saint-Denis) sabato 29 giugno 2024. Foto illustrativa. | JÉRÔME FOUQUET / ARCHIVI DELLA FRANCIA OCCIDENTALE

La procura di Bobigny (Seine-Saint-Denis) ha annunciato martedì 2 luglio 2024 l’incriminazione e la detenzione provvisoria di un agente di polizia di 27 anni. L’uomo è sospettato di aver commesso un omicidio la mattina presto di sabato 29 giugno, a casa della nonna a Bobigny, indica ilAFP. Mentre era fuori servizio avrebbe sparato a una persona nel garage dell’abitazione con la sua arma d’ordinanza.

Due chiamate ai colleghi

La vittima, 28 anni, è entrata nell’edificio per occuparlo, riferisce 20 minuti . La nonna del peacekeeper lo avrebbe chiamato per avvertirlo della situazione dopo essere stata allertata da un rumore. Il giovane è poi arrivato alla loggia e ha contattato i colleghi delle forze dell’ordine. Li avrebbe richiamati poco dopo per informarli di aver ucciso il giovane.

La Procura di Bobigny ha precisato che l’agente di polizia dell’Azienda territoriale della circolazione e della sicurezza stradale (CTRCSR 93 pedone) “avrebbe sparato sette volte”. I nostri colleghi spiegano che l’imputato avrebbe affermato, per giustificare il suo atto, che l’intruso era diventato aggressivo e lo aveva minacciato con un oggetto.

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