Bayonne: belle sorprese al museo Bonnat-Helleu | Euskal Herria

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Bayonne: belle sorprese al museo Bonnat-Helleu | Euskal Herria
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Sabine Cazenave, direttrice del progetto di riapertura, circondata da Yves Ugalde, deputato alla cultura e Jean René Etchegaray, sindaco di Bayonne (a destra). Sylvie Durruty, prima assistente, è presente alla sinistra del curatore del museo. (Nina Merle)

Nel cuore del cantiere del museo di Bayonne, avviato nel 2021, sono stati scoperti tesori risalenti alla Belle Époque. Lunedì 1È A luglio, il team del museo e Jean-René Etchegaray, sindaco della città, accompagnato da numerosi suoi vice, hanno rivelato l’esistenza di questi nuovi pezzi. Poi hanno fornito un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori.

Tra le mura dello storico edificio, progettato nel 1901 come residenza privata dall’architetto Charles Planckeart, sono stati riscoperti elementi dell’edificio fino ad allora nascosti da precedenti ristrutturazioni. Tra i resti di un mosaico che orna il piano terra e alcuni soffitti ricoperti di travi Eiffel, i lavori di ristrutturazione hanno riservato “belle sorprese”, secondo Sabine Cazenave, curatrice capo. Per la donna che è anche direttrice del progetto di riapertura e curatrice del Museo Basco, queste riscoperte attestano la “modernità dell’edificio”.

Una « approccio archeologico » per trattare i mosaici

Per rispondere al grande imperativo della “conservazione”, al quale il comune e il team del museo sono molto legati, sono state apportate modifiche al progetto iniziale. Essa infatti, secondo gli architetti responsabili del progetto, “riflette la storia e la bellezza dell’edificio originario”. È stato quindi adottato un “approccio archeologico” nel trattare questi mosaici, creazioni di Giandomenico Facchina, risalenti all’inizio del XX secolo. Con l’obiettivo di rispettare una “preziosa testimonianza dell’architettura Belle Époque della regione”, le parti mancanti dell’opera saranno riempite senza essere ricostruite.

1.300 le opere esposte in futuro

Parallelamente ai lavori di ristrutturazione, il museo è impegnato in un importante progetto di restauro delle collezioni. Secondo Sabine Cazenave, il progetto costituisce “un’eccezione in Francia per la storia dell’arte e delle collezioni, la cui portata e ambizione sono sottolineate e riconosciute”. Géricault, Rubens, Rembrandt, la pittura primitiva spagnola, Bonnat, naturalmente, più di 1.300 opere saranno esposte nel futuro percorso di visita. Nella collezione permanente si troverà anche un’ampia collezione di arte grafica, con opere che ruotano ogni tre mesi.

Consegne di lavoro aprile-maggio 2025, riapertura autunno 2025

La conclusione definitiva dei lavori dovrebbe avvenire nella primavera del 2025. La ristrutturazione completa dell’edificio storico, la costruzione del suo ampliamento, compresa la creazione di un faro (lato Lycée Paul-Bert), ornato di scaglie di vetro opalino, ‘un atrio e l’incrocio con la parte nuova dovrebbero portare, secondo Jean-René Etchegaray, a « consegna dell’immobile entro aprile-maggio 2025 ». È da questa data che potrà iniziare il lavoro museografico. I funzionari eletti del comune di Bayonne scommettono su una riapertura nell’autunno del 2025.

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