Senza brillare e sofferente, la Francia spegne il Belgio

Senza brillare e sofferente, la Francia spegne il Belgio
Senza brillare e sofferente, la Francia spegne il Belgio
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In una partita di basso livello, la Francia si è qualificata davanti al Belgio (1-0) e affronterà il Portogallo o la Slovenia nei quarti di finale.

Corrispondente speciale a Düsseldorf

19:53 sul campo della Düsseldorf Arena. Kylian Mbappé si è tolto la maschera, i Blues hanno formato un’unica fila davanti agli 8.000 tifosi, Antoine Griezmann è caduto tra le braccia di Adrien Rabiot, mentre Didier Deschamps non ha approfittato della comunione, già monopolizzata dagli obblighi mediatici. La squadra francese ha sofferto, non è stata bella da guardare, soffre ancora della sua mancanza di efficienza, ma ha avuto il coraggio e la forza di eliminare un Belgio debole (1-0) per convalidare il suo posto ai quarti di finale degli Europei. Portogallo e Slovenia, che si affronteranno alle 21, venerdì si affronteranno ad Amburgo contro i Blues. L’avventura continua per i francesi. E questa è senza dubbio la cosa essenziale. Tutto è migliorabile, i difetti sono noti a tutti, i margini di miglioramento enormi, ma la Francia è ancora viva in questa competizione. Occorrerà fare molto di più per credere nell’incoronazione del 14 luglio. La strada è ancora (molto) lunga per i laboriosi vice-campioni del mondo ma Deschamps lo afferma: “Bisogna assaporare, non banalizzare. Noi siamo di turno, loro tornano a casa, queste sono buone abitudini”.

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Un primo atto spregevole

Dopo martedì sera e la blanda partita contro la Polonia (1-1), i Blues che si sono presentati in conferenza stampa – non erano molti – nel corso della settimana hanno continuato a mettere in luce la capacità di reazione del gruppo e il suo stato della mente. Perché sta iniziando “una nuova competizione”. Dimenticato il primo turno amaro e preoccupante. È tempo di risposte e di qualche forma di chiarezza. Di conseguenza, durante i primi quarantacinque minuti a Düsseldorf, il pubblico si è annoiato completamente. La ragione ? Una partita senza sapore, senza ritmo e senza intensità. Lontano da quello che abbiamo visto nei primi 8es di finale.

Il “ritrovare” Griezmann ala destra

Con un nuovo sistema di gioco introdotto (4-3-3 con Mbappé a sinistra e Thuram al centro), e in particolare Antoine Griezmann nel ruolo di esterno (3e posizionamento in 3 partite agli Europei per il vice-capitano) che tiene duro – incomprensibile viste le sue qualità – Didier Deschamps, ancora una volta, ha innovato lunedì sera. Per un primo atto ignobile nonostante qualche occasione di Thuram (34e) o Tchouaméni (39e45e) contro un Belgio amorfo e poco attraente (9 tiri a 1). Tra i Blues che giocano lucidi e aspettano una mossa brillante del loro capitano (non nelle gambe) e i Red Devils timorosi all’idea di scoprirsi, lo spettacolo era doloroso da assistere in questa fase della competizione.

Due selezioni malate

All’inizio della settimana, a Paderborn si è posta la domanda su quale delle due selezioni, tra Francia e Belgio, fosse la più malata… Lo si è verificato nel corso di questo ottavo di finale, con le squadre che hanno giocato con i freni a mano, tese , per nulla liberato e alla ricerca di una fiducia evanescente. Con un rischio minimo, per una vera partita a scacchi. E una noia profonda. Esempi? Griezmann si è completamente perso sul lato destro e non sapeva cosa fare. Thuram manca davanti. Mbappé leggibile senza mai chiedere la palla in profondità. E un centrocampista francese (anche lui) accademico. Non meglio tra i vicini belgi con De Bruyne schietto e lanci lunghi facili da decifrare su Lukaku. Da mettere i denti, un’accelerazione di Mbappé (54e), un ritorno eroico di Hernandez (60e), un tiro (in porta) di Lukaku (68e) e De Bruyne (82e) e salvati da un Maignan decisivo, altri da Saliba (74e) e Mbappé (78e), non incorniciato. Non abbastanza nemmeno per alzare il sipario…

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Kolo Muani, salvatore della nazione

Con un solo cambio sul cronometro (Kolo Muani per Thuram al 61esimoe) gestito da Didier Deschamps, abbiamo visto francesi e belgi muoversi bene verso un prolungamento. La prima di queste partite degli ottavi di finale. Ma su un attacco piazzato, avviato da Hernandez, con la staffetta di Mbappé, poi Griezmann, Koundé e Kanté, quest’ultimo trova Kolo Muani, che innesca un tiro scavalcando il veterano Vertonghen che devia palla e sorprende Casteels (1-0, 85′).e). Inaspettato. Dalla sua panchina, il tecnico dei Blues, con il pugno rabbioso, si congratula con il salvatore Maignan, decisivo poco prima su De Bruyne, consapevole di aver mancato lo spunto correttivo. Dall’altro lato del campo, Kolo Muani, congratulato dai suoi compagni, può apprezzare il suo nuovo costume da salvatore (5e gol in 20 presenze), lui lo sfortunato eroe di un’azione finale della finale dei Mondiali in Qatar ancora nella mente di tutti. Sul suo. La bellezza del calcio. Da paria a eroe c’è solo un passo… L’avventura continua per la squadra francese. Non è sempre bello da vedere, ma la qualificazione c’è. Martedì mattina i belgi sognerebbero di essere al nostro posto.

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