A Bordeaux, Nantes, Lione o Lille, “l’onda RN ha attraversato la grande corona”

-

I confini delle grandi città non sono più limiti invalicabili per l’estrema destra in Francia, considerando separatamente il settore sudorientale perché già investito da questa corrente. Se dobbiamo credere ai risultati del primo turno delle elezioni legislative, il Raggruppamento Nazionale migliora il suo punteggio nei comuni vicini alle grandi città, finora presentati come bastioni.

A Bordeaux, “l’onda blu ha davvero oltrepassato la prima linea di cintura, il grande anello”, riassume Jean Petaux, politologo di Bordeaux. E restano solo le prime quattro circoscrizioni elettorali, il cuore dell’area urbana. » Una situazione che non si osserva solo nella capitale della Gironda.

Conquistare le aree urbane

Nei quattro collegi elettorali dell’area metropolitana di Lille, esclusa Lille, siamo passati dal 15% dei voti per la RN nel 2022 al 23% nel 2024. Nell’area metropolitana di Nantes stanno emergendo quattro triangolari con candidati RN nei quattro collegi elettorali, mentre nessuno erano presenti al secondo turno nel 2022. Il partito di estrema destra passa da circa il 10% nel 2022 al 15-20% nel 2024.

Nei quattro collegi elettorali di Lione la stessa constatazione: senza arrivare prima, la RN raddoppia il suo punteggio rispetto al 2022. A Bordeaux, nel 6° e 7° collegio elettorale, si osserva un’impennata della RN. Per Jean Petaux, uno degli esempi più spettacolari si trova nel 7° (Pessac, Gradignan). Bérangère Couillard, deputata del Rinascimento dal 2017 (seconda con il 33,12%) è seguita da Clémence Naveys-Dumas, giovanissima candidata del RN che ha ottenuto il 22,43% dei voti. “Ha appena 18 anni, la maturità professionale in tasca e fa questo punteggio con un capitale reputazionale prossimo allo zero”, commenta il politologo.

Come spiegare questa evoluzione della RN?

“È la natura delle onde, acquistano slancio man mano che la marea sale e più le cose vanno, più gli ostacoli in cima alla spiaggia, in un certo senso, si ritrovano sopraffatti”, descrive Jean Petaux, estendendo la metafora. Sempre sulla circoscrizione 7, rileva che il giovane laureato ha migliorato di due punti il ​​punteggio di Jordan Bardella agli Europei. Come possiamo spiegare questa rapida progressione, a poche settimane di distanza? “Credo fermamente negli effetti a catena delle dinamiche elettorali”, analizza il politologo. Alcuni elettori sono interessati al partito che ha il vento in poppa e le cui dinamiche pensiamo lo faranno vincere. È un’energia cinetica specifica. »

Nota che a livello locale la Rn ha scelto di non pubblicare nemmeno le foto dei candidati, affidandosi all’immagine nazionale di Bardella-Le Pen. Allo stesso modo in cui i candidati macronisti sono stati eletti senza che noi li conoscessimo, trascinati dalla mania per l’etichetta Marching dal campo presidenziale, la RN si sostiene da sola.

Cosa aspettarsi dal secondo turno?

Anche se è pericoloso azzardarsi a fare previsioni, sappiamo già che il record del numero di triangolari sarà battuto. “C’è un potenziale di 340 triangolari e con i ritiri questo potrebbe diminuire di due terzi”, commenta Jean Petaux. La previsione minima sarà comunque superiore agli 88 triangolari disputati nel 1997, un anno record. Questi hanno poi aiutato notevolmente la sinistra plurale a vincere. » Al di là di questa osservazione, evidenzia triangolari che si presentano in modo molto diverso a seconda del collegio elettorale e con un elettorato che si allontana sempre più dalle istruzioni di voto.

Le proiezioni in sede effettuate la notte delle elezioni sono scientificamente “fragili”. Con lo scrutinio uninominale a doppio turno, il “fatto di maggioranza” spiega che al secondo turno è sufficiente la maggioranza relativa per essere eletti in un’elezione triangolare o quadrangolare. “Nel 1981 il Partito socialista deteneva dal 33 al 34% dei voti a livello nazionale e da solo aveva la maggioranza assoluta. »Per la Marina militare è ancora possibile. Ricorda inoltre che nel 2017 i macronisti avevano raccolto dal 35 al 36% dei voti, il che si traduceva in 320 seggi per il loro partito.

Per questo osservatore, questa spinta del RN è il frutto di vent’anni di aratura del terreno in termini di idee. E, allo stesso tempo, vediamo che l’equazione locale ha poco peso, poiché la logica dell’onda nazionale è all’opera e dà l’impressione di candidati intercambiabili.

Bisognerà aspettare martedì alle 18, data di chiusura delle iscrizioni al secondo turno, per comprendere meglio i risultati di queste elezioni molto atipiche.

-

PREV Pallavolo. Con Alexandra Godey, il Quimper Volley 29 tiene la sua coppia di passanti
NEXT Concerto dell’Orchestra Nazionale dell’Ile-de-France