Ricordiamo che Ethias è posseduta in parti uguali dallo Stato federale, dalle Fiandre e dalla Vallonia (31,66% ciascuna). Il resto delle azioni (5%) è detenuto dalla holding EthiasCo, alla quale partecipano i Comuni.
L’assicuratore è un’impresa “ben funzionante”. Per l’esercizio 2024, secondo le previsioni stabilite alla fine del primo semestre, gli azionisti (federale, Vallonia, Fiandre, ecc.) dovrebbero dividersi un bel dividendo di 113 milioni di euro.
Vendere i tuoi gioielli: una buona cosa?
Ethias non sarebbe la prima società pubblica venduta. RTT, Sabena, La Poste, CGER, ecc. Negli anni ’90 e 2000, il governo federale ha venduto le sue partecipazioni in società o ha privatizzato alcune organizzazioni.
Ma la vendita delle partecipazioni di Ethias da parte della Vallonia sarebbe necessariamente una buona idea? “Non possiamo incolpare i politici per aver pensato e considerato ciò che è possibile, ma in questo tipo di transazioni, i fatti del problema sono sempre gli stessi”analizza il professor Giuseppe Pagano, specialista in finanza pubblica (UMons). Dobbiamo esaminare quanto potrebbe ottenere la Vallonia, quanto potrebbe perdere in dividendi e soprattutto quanto potrebbe guadagnare grazie ai risparmi strutturali realizzati sul debito pubblico. Perché l’idea alla base di questa vendita è quella di indebitarsi meno. Se liberiamo liquidità tramite la vendita, prendiamo in prestito meno e, quindi, risparmiamo strutturalmente sul peso del debito.”
E la capacità di azione pubblica?
Per il professor Pagano bisogna tenere conto anche di un altro fattore: la capacità di azione pubblica in Vallonia controllando una società del genere. “Ma l’azione politica che la Vallonia può intraprendere attraverso l’Ethias sembra limitata”aggiunge.
Un argomento che riecheggia quello dell’economista Étienne de Callataÿ (Orcadia): “Secondo me l’azionariato pubblico è giustificato solo da circostanze particolari e se facciamo il lavoro diversamente da come fanno gli altri”analizza Étienne de Callataÿ. “Se deve essere una banca o un assicuratore come gli altri, non c’è motivo che un ente pubblico ne sia azionista. Anzi, c’è addirittura il rischio: quello di regolamentare male”, lo Stato belga, 100 % azionista di Belfius, sia cattivo con le banche se sa che otterrà meno dividendi Potrebbe quindi esserci una forma di conflitto di interessi.”
Per Étienne de Callataÿ esiste anche un rischio politico: “L’unico argomento che possiamo sentire è quello del rischio di delocalizzazione di Ethias in caso di scalata”aggiunge. “Dal punto di vista strategico e finanziario, la questione è se preferiamo ricevere dividendi o incassare capitale per ridurre gli interessi. Questo diventa quindi un puro calcolo finanziario. E se è così. Questo ragionamento è che è meglio che la Vallonia venda perché non spetta ai poteri pubblici concentrare le proprie risorse in una determinata azienda. Non possiamo immaginare un individuo investire tutti i suoi soldi in un’unica azione, ma piuttosto diversificare forse è più interessante vendere le vostre azioni Ethias e investire in diverse società. Anche se tutto va bene in Ethias, e ne sono felice, potrebbe esserci, per la Vallonia, una gestione finanziaria dei rischi, non è prudente avere tutti i propri beni nella stessa compagnia.”
Vendita di Ethias, posizioni di Belfius… La partita politica non è mai lontana
In Vallonia, la dichiarazione di politica regionale del governo MR-Les Engagés precisa che l’esecutivo prevede di “studiare l’opportunità di una fusione tra Ethias e Belfius”.
Questo elemento, però, non figurava nel programma del MR, né in quello degli Engagés. Ma una vendita del genere farebbe invece piacere alla direzione di Belfius, la compagnia di bancassicurazione controllata al 100% dallo Stato federale.
Marc Raisière, direttore generale di Belfius, dichiarato vicino a Georges-Louis Bouchez, lo ha confermato sulle colonne di L’Écho: “Se Ethias venisse avvicinato a Belfius saremmo molto felici”ha dichiarato, aggiungendo di essere “È importante che il Belgio mantenga centri decisionali belgi.”
Questa possibile fusione coincide con il processo di formazione del nuovo governo federale in Arizona. Il probabile governo De Wever avrà bisogno di nuovi soldi. Una privatizzazione parziale della compagnia di bancassicurazione potrebbe liberare liquidità, soprattutto se una parte di Ethias ne fosse sostenuta.
A sinistra, questa fusione suscita una forte opposizione. Christie Morreale, capogruppo del PS al Parlamento vallone, ha interrogato su questo tema il ministro dell’Economia, Pierre-Yves Jeholet. “Belfius ci ha detto: ‘Possiamo aiutarvi, ma non vendereste Ethias?’”ha spiegato al Parlamento. “Vi invito a non cedere alle sirene. Vendere Ethias sarebbe un guadagno veloce, ma potrebbe avere effetti disastrosi sull’occupazione, sui dividendi, sulla sede decisionale e sullo sviluppo economico della Vallonia”.
Dietro le quinte, alcuni vedono anche nel rifiuto di Belfius di finanziare, nell’ambito del piano Oxygène, le città di Mons, Liegi e Charleroi, ancora una volta l’influenza dei liberali. Quando vi diciamo che in Belgio tutto è politico…