L’ex ministro Michèle Alliot-Marie processata da lunedì per assunzione illegale di interessi

L’ex ministro Michèle Alliot-Marie processata da lunedì per assunzione illegale di interessi
L’ex ministro Michèle Alliot-Marie processata da lunedì per assunzione illegale di interessi
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Michèle Alliot-Marie, 77 anni, ex esponente della destra ed ex ministro, è lunedì sotto processo per un caso di assunzione illecita di interessi risalente a dodici anni fa presso il municipio di Saint-Jean-de-Luz (Pirenei-Pirenei) Atlantico). Un magistrato inquirente ha ordinato il suo processo a gennaio davanti al tribunale penale di Nanterre.

In questo caso, l’ex ministro della Difesa, dell’Interno, della Giustizia e degli Affari Esteri sotto Jacques Chirac e poi Nicolas Sarkozy è nel mirino per il suo presunto ruolo nel pagamento di sussidi a un’associazione presieduta da suo padre quando era vicesindaco di Saint-Jean- de-Luz.

Un’indagine giudiziaria è stata aperta nel 2013 a Nanterre (Hauts-de-Seine). L’inchiesta ha messo in luce dei sussidi del comune di Saint-Jean-de-Luz a un’associazione che organizzava il Festival dei Giovani Registi della città ed era guidata da Bernard Marie, morto nel 2015.

Più di 260.000 euro di contributi

Secondo le informazioni raccolte dagli investigatori, questa associazione avrebbe ricevuto sul suo conto bancario, tra gennaio 2010 e ottobre 2012, più di 260.000 euro provenienti in particolare dall’Ufficio del Turismo di Saint-Jean-de-Luz, sovvenzionato dal comune. Ogni anno l’associazione riceve anche 25.000 euro dal Comune.

Tra il 2009 e il 2013, data dell’ultima edizione del Festival dei registi, Michèle Alliot-Marie è stata vicesindaco oltre alle sue funzioni di guardasigilli e poi ministra degli Affari esteri. “MAM” ha quindi partecipato “personalmente o per delega” alle votazioni relative ai bilanci, ai conti finanziari e agli accordi sugli obiettivi dell’Ufficio del Turismo, hanno stabilito gli inquirenti.

I tribunali lo accusano di aver sovvenzionato un’associazione che lavora per suo padre, cosa che i suoi avvocati hanno sempre contestato. “La signora Michèle Alliot-Marie non ha commesso alcun reato”, I suoi consiglieri, i signori Rémi Lorrain e Christophe Ingrain, hanno detto all’AFP a metà gennaio quando il loro cliente è stato deferito al tribunale. “Il rinvio, che riguarda fatti risalenti a più di dodici anni fa, si basa su una grave confusione nella comprensione di questo fascicolo. Non avremo difficoltà a dimostrare l’innocenza di Michèle Alliot-Marie”hanno aggiunto i suoi avvocati.

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