Gli agricoltori del Coordinamento Rurale del Gers e dei dipartimenti vicini bloccano lo stabilimento Danone a Villecomtal-sur-Arros per difendere un settore locale questo martedì 26 novembre dalle 14.00.
Dalle 14 di martedì 26 novembre, gli agricoltori del Coordinamento rurale del Gers, sostenuti dai loro colleghi dei dipartimenti vicini, bloccano gli ingressi allo stabilimento Danone di Villecomtal-sur-Arros. Il movimento, destinato a durare, mira a chiedere la creazione di un settore francese per la produzione dell'avena, essenziale per la fabbricazione delle bevande vegetali dell'industriale.
Sotto lo slogan esplicito “Danone Villecomtal, per un settore francese!” Vogliamo più Ucraina qui”, gli agricoltori denunciano il massiccio ricorso all'importazione di avena, soprattutto dall'Ucraina, per rifornire la fabbrica.
Trattative senza esito
Nel pomeriggio una delegazione di agricoltori è stata ricevuta dal direttore della fabbrica. Tuttavia, l’incontro si è concluso con un fallimento. Lionel Candelon, leader del Coordinamento rurale del Gers, ha giudicato le discussioni “inconcludenti”. Chiede un impegno formale da parte di Danone, ma anche dello Stato, a sostenere la produzione locale di avena.
Gli agricoltori vogliono che lo stabilimento Danone si rifornisca localmente e smetta di fare affidamento sulle importazioni. Insistono sulla necessità di sviluppare i terreni agricoli della regione e di garantire sbocchi ai produttori francesi.
Una mobilitazione determinata
Di fronte al mancato accordo, gli agricoltori del Coordinamento rurale hanno deciso di mantenere il blocco. Il movimento potrebbe continuare, con i manifestanti che annunciano la loro intenzione di passare la notte lì.
Per gli agricoltori, questa azione è fondamentale per denunciare una politica che considerano incoerente con gli impegni ambientali ed economici sostenuti dalle grandi aziende e dal governo.
Nel frattempo gli agricoltori restano fermi: non si arrenderanno finché non avranno ottenuto solide garanzie per il futuro del loro settore.