alla France insoumise, i dissidenti Corbière, Garrido, Simonnet e Davi si qualificano per il secondo turno

-

Manifesti elettorali dei candidati Raquel Garrido e Aly Diouara, che dichiarano di far parte del Nuovo Fronte Popolare, prima del primo turno delle elezioni legislative, a Le Bourget (Seine-Saint-Denis), 25 giugno 2024. ABDUL SABOOR / REUTERS

Esclusi dalle candidature ufficiali del proprio partito, i quattro deputati dissidenti uscenti della France insoumise (LFI) che si sono presentati alle elezioni legislative, al primo turno, domenica 30 giugno, si sono qualificati per il secondo, il 7 luglio. In questi scrutini, variamente favorevoli, possiamo scorgere la prova che a sinistra, l’appoggio dei partiti e anche di Jean-Luc Mélenchon non è stato tutto in queste elezioni. E l’ancoraggio dei partenti non ha contato nulla.

Leggi anche | Live, risultati legislativi 2024: Olivier Faure denuncia il messaggio “confuso” del campo presidenziale per il secondo turno

Aggiungi alle tue selezioni

Nonostante i video del fondatore di LFI che invita a non scegliere a «falso bollettino della PFN [Nouveau Front populaire] »l’uscente Alexis Corbière, a Montreuil e Bagnolet (7e collegio elettorale di Seine-Saint-Denis), risulta così primo, con il 40,2% dei voti, davanti a Sabrina Ali Benali (36,4%), investita dalla LFI, e contro la quale si ritrova quindi in parità.

Raquel Garrido, nel 5e collegio elettorale di Seine-Saint-Denis, si trova in una posizione meno favorevole. È arrivata terza, con il 23,7% dei voti, dietro la candidata nominata dalla LFI, Aly Diouara (33,1%), e quella dell’Unione dei Democratici e degli Indipendenti (UDI), Aude Lagarde (24,6%). La seconda campagna di MMe Garrido si preannuncia difficile e dipenderà da eventuali rinvii di voto da parte degli elettori del Raggruppamento Nazionale (RN), il cui candidato è stato eliminato dopo aver ottenuto il 17,4% dei voti.

Triangolare con la RN

A Parigi, nel 15e Nel collegio elettorale, la deputata uscente Danielle Simonnet, altra dissidente “ribelle”, ha dichiarato vittoria, con il 41,9% dei voti, davanti alla candidata ufficiale della LFI, Céline Verzeletti, che ha ottenuto il 22,9% dei voti. Nonostante il divario significativo tra i due, la prossima settimana fa presagire la continuazione di questa battaglia fratricida nel 20e quartiere della capitale.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Raquel Garrido e Alexis Corbière, la battaglia dei banditi dalla LFI

Aggiungi alle tue selezioni

MMe Verzeletti, impegnato con la CGT, promette di andarci “secondo turno per una PFN inequivocabile, senza inganni! » ” Vergognatevi ! Sono in testa, con il 42%, e 20 punti (…) separarci. Siete irresponsabili di fronte alle questioni storiche”ha risposto Danielle Simonnet su X.

A Marsiglia le cose si fanno più dure, perché il rischio della RN è una realtà, a differenza del panorama elettorale parigino. Nel 5e Nel collegio elettorale delle Bouches-du-Rhône, il suo candidato Franck Liquori è primo con il 25,8% dei voti, seguito dal deputato uscente ma non investito della LFI, Hendrik Davi (24,4%). Quest’ultimo è seguito dal candidato investito da LFI, Allan Popelard (23,3%).

Il divario tra i due “ribelli” è piccolo. Hanno condiviso equamente l’elettorato di sinistra del collegio elettorale. Ma per il momento è il signor Davi, vicino a Clémentine Autain, che può rivendicare il secondo posto e giustificare la permanenza. A meno che il management della LFI non preferisca rischiare un attacco triangolare contro l’estrema destra. La settimana che si apre dirà se il movimento di Jean-Luc Mélenchon continuerà a dedicare le sue energie contro chi abbandona il suo stesso campo o se la spinta del RN lo porterà a rivedere la sua strategia.

-

PREV Ristrutturazione: Diomaye Faye “avvocato” del settore informale
NEXT Salpa Restauration assume 30 persone a Strasburgo