Da luglio l’ufficio del turismo di Charmey, nel cantone di Friburgo, chiuderà i battenti e i turisti utilizzeranno sempre più i social network per pianificare le proprie attività del tempo libero. Viene predisposta una fase di test senza sede fisica.
L’iniziativa è vista come un laboratorio per sperimentare nuove modalità di informazione turistica. È stato sostenuto dai comuni di Crésuz e Châtel-sur-Montsalvens. E per una buona ragione: in qualità di partner finanziari, questi ultimi versano ogni anno – insieme a Val-de-Charmey – 100.000 franchi per questo ufficio del turismo.
Con questa decisione il settore turistico di Charmey esce dalla sua zona di comfort. Anche i fornitori di servizi devono interrogarsi. “Perderemo visibilità? Perderemo qualità dell’accoglienza? Non credo, dato che i nostri addetti alla reception accolgono già i turisti”, stima Stéphane Schlaeppy, amministratore dell’Hôtel Cailler e dei Bains de Charmey .
E ha aggiunto: “Forse dovremo dare loro una formazione aggiuntiva, ma penso che saremo in grado di gestirlo”.
Altre chiusure di questo tipo?
Questo test è seguito molto da vicino dall’ombrello turistico della regione. “Siamo felici di poter fare il punto su questa esperienza. Siamo disponibili ad adattare la nostra offerta di servizi domani, ma è ancora troppo presto per dire se ci saranno altre chiusure di questo tipo”, spiega Marta Flack, direttrice “La Gruyère Tourisme”, al microfono della RTS.
Questa fase di test dovrebbe durare comunque fino alla fine dell’anno e potrebbe influenzare altre regioni del cantone.
Maurice Doucas/HKR
