La mostra Scienza/Fiction – Una non-storia delle piante traccia una storia visiva delle piante collegando arte, tecnologia e scienza del XIX secoloe secolo fino ai giorni nostri. Riunendo più di 40 artisti di epoche e nazionalità diverse, questa mostra mette a confronto opere fotografiche storiche come i cianotipi di Anna Atkins, l'inventario delle forme vegetali di Karl Blossfeldt o gli esperimenti al microscopio di Laure Albin Guillot con creazioni di artisti contemporanei come Jochen Lempert, Pierre Joseph, Angelica Mesiti, Agnieszka Polska e Sam Falls.
Concepita in sei capitoli, questa mostra mutua la sua costruzione dal romanzo di fantascienza: partendo dall'idea di un mondo stabile e identificabile, si immerge gradualmente in paesaggi incerti e inaspettati. I primi due capitoli intitolati rispettivamente “L'azione delle piante” e “Simbiosi & contaminazione” sono dedicati ai cosiddetti approcci oggettivi, legati alla scienza. Gli altri quattro capitoli, intitolati “Oltre la realtà”, “Le piante ti guardano”, “Le piante come finzione politica” e “Fiction(i) speculativa” affrontano le connessioni tra scienza e fantascienza, due aree che hanno fatto della flora un campo di sperimentazione. Andando oltre le divisioni normative tra finzione e realtà, scienza e arte, gli artisti presenti in questa mostra si liberano da categorie fisse per catturare la complessità della vita vegetale e le nostre relazioni con gli esseri vegetali.
Questa mostra è l'occasione per approfondire il rapporto privilegiato tra fotografia e videografia con le piante, due tecniche di cattura delle immagini il cui utilizzo primario è stato messo al servizio della ricerca scientifica. Paradossalmente, interponendosi tra noi e il mondo naturale, questi processi fotografici e cinematografici, invece di creare distanza, hanno evidenziato la soggettività, l'intelligenza e le capacità espressive delle piante, alleviando la nostra “miopia antropocentrica”.
Mettendo in discussione le proiezioni e le rappresentazioni umane delle piante, questa mostra integra narrazioni di scienza e fantascienza come mezzo per creare nuove immaginazioni. Le storie proposte, non centrate sull'idea di progresso e modernità, ragionano con limiti planetari. Queste storie di emancipazione, andando oltre una visione antropocentrica del mondo, danno alle piante un posto e una voce. Diventano così uno spazio per ricucire la nostra connessione con il mondo vegetale. Per pensare ai cambiamenti ecologici è necessario prendere in considerazione il potere politico dell’immaginazione, accettare le nostre speranze ed esplorare le nostre paure più intime, per continuare a scrivere insieme un futuro comune.
Informazioni pratiche
Casa Europea della Fotografia (MEP)
5/7 rue de Fourcy
75004 Parigi
Come. : +33 (0)1 44 78 75 00.
Da mercoledì 16 ottobre 2024 a domenica 19 gennaio 2025
Mercoledì e venerdì dalle 11:00 alle 20:00.
Giovedì dalle 11:00 alle 22:00
Fine settimana dalle 10:00 alle 20:00
(Slot riservato agli abbonati la domenica dalle 10.00 alle 11.00)
Chiuso lunedì e martedì