Apertura di Jazz à Vienne: fantastico concerto di Ibrahim Maalouf con tanti ospiti a sorpresa sul palco tra cui il viennese Robinson Khoury e Trombone Shorty…

Apertura di Jazz à Vienne: fantastico concerto di Ibrahim Maalouf con tanti ospiti a sorpresa sul palco tra cui il viennese Robinson Khoury e Trombone Shorty…
Apertura di Jazz à Vienne: fantastico concerto di Ibrahim Maalouf con tanti ospiti a sorpresa sul palco tra cui il viennese Robinson Khoury e Trombone Shorty…
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Non era nel programma ufficiale e il segreto era stato ben mantenuto.

La serata inaugurale di Jazz à Vienne, giovedì 27 giugno, svoltasi in un teatro antico affollatissimo, ha riservato, a dir poco, la sua dose di sorprese, anzi di ospiti a sorpresa, invitati appositamente e unicamente quella serata.

Il concerto inizia in stile classico in stile Maalouf con un Ibrahim euforico circondato dai suoi quattro trombettisti quarti di tono come lui “trombe di Michel Angel”, come le chiama lui, con musica molto ballabile e molto ondeggiante.

Ma questo consueto svolgimento di un concerto maaloufiano si è rapidamente trasformato in una successione di gemme musicali perché il trombettista stellato non ha eguali nel mettere in risalto gli altri musicisti che ammira. Sa come mettere a tacere il suo ego per la massima felicità del pubblico.

Il primo ospite di quella serata è già una delle rivelazioni di questo 43° Festival, la formidabile contrabbassista americana di Detroit, Endea Owens, che poche ore dopo si sarebbe esibita al “Club” di mezzanotte, in questo caso al teatro François Ponsard. Ha offerto una panoramica del suo modo molto personale e incisivo di suonare il contrabbasso fondendo i codici del jazz con il pop e il soul. Un ottimo inizio.

Ma questo è stato solo l’inizio perché abbiamo visto arrivare sul palco anche una schiera di (giovani) trombettisti quarti di tono, una cinquantina di studenti della classe di tromba del Conservatorio di Lione.

Questi giovani musicisti di talento hanno poi accompagnato successivamente il trombonista viennese Robinson Khoury, che sta conducendo una carriera internazionale, e che ha offerto una panoramica mozzafiato del suo talento, accentuato sia dall’improvvisazione che dallo swing.

Questa folle serata si è conclusa con una fantastica battaglia di sassofono e tromba con Trombone Shorty, la star, il giorno dopo il teatro antico.

Lungo il percorso, ha lasciato il posto anche a Mihail Pîrvan, il sorprendente e virtuoso sassofonista che lo accompagna e che si è anche lanciato in improvvisazioni incandescenti per la grande gioia di un pubblico totalmente elettrizzato.

Insomma, lo avremo capito, un inizio perfetto per questa prima serata del festival che parte subito con grande slancio.

Soprattutto perché la prima parte ha offerto anche una bellissima scoperta con il jazz a noi vicino, in questo caso dalla Svizzera Louis Matute e il suo grande ensemble che con la sua jazz fusion venata di radici brasiliane e una forte creatività ha subito infiammato il lago.

Il festival inizia quest’anno con alcuni dei migliori esempi di revival del jazz ed è bello!

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