La tempesta diplomatica si è leggermente calmata sabato 23 novembre, dopo che durante tutta la settimana le forti tensioni legate all'uso di missili ipersonici da parte della Russia, insieme alla minaccia nucleare, si sono attenuate.
E le battute d’arresto continuano ad arrivare per l’Ucraina. Kiev ha perso più del 40% del territorio nella regione russa di Kursk, che aveva rapidamente conquistato l'estate scorsa in un'incursione a sorpresa, con le forze russe che hanno intensificato i contrattacchi per riconquistare questo terreno. Reuters da una fonte militare ucraina di alto rango.
La fonte, che appartiene allo Stato Maggiore dell'Ucraina, ha detto che la Russia ha schierato circa 59.000 soldati nella regione di Kursk da quando le forze di Kiev sono entrate in territorio russo.
La Francia esclude “nessuna opzione” nel suo sostegno all’Ucraina
“Sosterremo l’Ucraina con la massima intensità e per tutto il tempo necessario. Per quello ? Perché è in gioco la nostra sicurezza. Ogni volta che l’esercito russo avanza di un chilometro quadrato, la minaccia si avvicina di un chilometro quadrato all’Europa”. ha dichiarato Jean-Noël Barrot, ministro degli Affari esteri BBC, in un'intervista.
“Nella logica della legittima difesa”, il capo del Quai d'Orsay non esclude che Kiev possa lanciare missili francesi a lungo raggio contro la Russia. Non ha confermato che tali armi fossero mai state usate. Per quanto riguarda l'invio di truppe francesi, Parigi non esclude “nessuna opzione”. “Gli alleati occidentali non dovrebbero porre limiti al sostegno all’Ucraina contro la Russia”, aggiunge il ministro.
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Il ministro francese ha ribadito l'importanza del sostegno finanziario e militare che gli europei dovranno fornire a Kiev, mentre Donald Trump succederà a Joe Biden a gennaio: “Dobbiamo capire di quanti soldi ha bisogno l’Ucraina per combattere nel 2025 e nel 2026. È difficile chiedere ai contribuenti americani di pagare il conto. » Lo ha detto anche Jean-Noël Barrot “aperto a invito” che l’Ucraina aderisca alla NATO, come auspica Voloydmyr Zelenskyj.
La Russia incoraggia ancora di più la mobilitazione
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che consente a coloro che si arruolano per combattere in Ucraina di condonare i debiti non pagati fino all'equivalente di 92.000 euro, secondo il governo.
La nuova legislazione consentirà a tutti coloro che firmano un contratto di un anno di andare a combattere in Ucraina dopo il 1 dicembre per liberarsi dai debiti, per i quali prima di questa data è stato emesso un ordine di riscossione. Si applicherà anche ai loro coniugi.
L'importo totale dei debiti coperti sarà di 10 milioni di rubli, ovvero circa 92.000 euro al tasso attuale. Questa misura, approvata martedì dal Parlamento russo, è considerata dagli esperti un forte incentivo, poiché la Russia cerca volontari per un conflitto che dura ormai da più di mille giorni.