Recensioni, Eventi, Festival // Prima di cadere Cerca l'aiuto del tuo bastone, di Rabih Mroué, alla Fondazione Cartier per l'arte contemporanea, nell'ambito del Festival d'Automne à Paris
23 novembre 2024 |
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©Cristiano Schuller
ƒƒƒ articolo da Nicolas Thévenot
Non c'è alcuna coincidenza. Che il convegno non accademico di Rabih Mroué si tenga in un luogo d'arte non è un caso. Non è nemmeno un caso che le opere in filo metallico di Olga de Amaral siano sospese sopra le nostre teste, come nuvole poetiche e minacciose che tracciano le loro linee di volo dall'alto verso il basso. Così potremo testimoniare questa sera. Sfumando i confini tra realtà e finzione, rendendo porosi i confini invisibili che le separano, le forme spettacolari che Lina Majdalanie e Rabih Mroué sviluppano si rivelano del tutto pronte ad accogliere e dare significato a ciò che incidentalmente viene offerto allo spettatore.
Prima di cadere (titolo abbreviato) è una lezione che continua a risuonare nelle menti dei suoi ascoltatori molto tempo dopo essere stata pronunciata. Sottotitolato in francese, è presentato in inglese, la lingua di Shakespeare ma che sarebbe più rilevante qui definire la lingua dominante della geopolitica mondiale. Rabih Mroué è seduto a un tavolo sulla piattaforma, anche un microfono è posizionato come il computer utilizzato per proiettare le diapositive. Il formato non potrebbe essere più classico e accademico. Ma è il contenuto di questo convegno a esserlo meno, collegando in modo sottile ed esplicito la questione dell'arte a quella della guerra e viceversa. Rabih Mroué potrà predicare il falso per realizzare il vero attraverso un'azione performativa. Mette in scena propriamente un teatro di idee, trasportato dalle forme. Come una storia dell'arte rivisitata attraverso un elemento minore di arte militare, al nostro relatore interessano i volantini lanciati dal cielo su città, villaggi, territori, sottoposti ad assedio, ad attacchi dei belligeranti. L'elenco dei mali del mondo è lungo. Alla maniera di Aby Warburg, la conferenza mette in risonanza periodi diversi attraverso questo volantino caduto dal cielo. Continuità della crudeltà e sopravvivenza delle forme. Angoli nascosti, elementi ridotti del “teatro dell'operazione”, Rabih Mroué zooma con noi su questi pezzi di carta, che riproducono sinteticamente il disegno di una bomba e che, nel linguaggio degli aggrediti, ordinano ai civili di lasciare questo luogo senza ulteriore indugio, per salvarsi la pelle, e intraprendere la via dell'esilio, pena l'essere considerato un nemico. Smantellando tutta l’ipocrisia di un simile processo, che in realtà non inganna più nessuno di fronte a ciò che sta accadendo e continua a Gaza e in Libano, Prima di cadere tira i fili del terrore in ogni angolo della buona coscienza occidentale. Questa conferenza, anche se cade dal cielo, non è in superficie: Rabih Mroué, come molti altri libanesi, un giorno ha avuto tra le mani questo tipo di volantino in una situazione simile. La storia è anche quella degli affetti e dei traumi. Non c’è nulla di arido in questo studio semiologico e strutturalista (non si conclude forse con il mito del coccodrillo che ingoia il sole, come un ultimo cenno a Lévi-Strauss). No, nessuna aridità, le articolazioni di questo pensiero vibrano di vita e di emozione trattenuta, di un'intelligenza sensibile che ci abbraccia e ci accompagna in un gesto di comprensione del peggio dell'uomo.
©Cristiano Schuller
Prima di cadere cerca l'aiuto del tuo bastoneuna conferenza non accademica di Rabih Mroué.
Lunedì 18 novembre 2024 alle 20:30
Durata: 50 minuti
Fondazione Cartier per l'arte contemporanea
Nell'ambito del Festival d'Autunno
261 Bd Raspail
75014 Parigi
Tel: 01 42 18 56 50
www.fondationcartier.com