“Un femminicidio su due viene commesso in zone rurali”. Patricia Boidin, sindaco di Anneyron, ha concluso il suo discorso questo sabato nel primo pomeriggio vicino al lago dello stagno della città, prima dell'inizio della marcia. Altre manifestazioni erano state organizzate nella Drôme e nell'Ardèche questo sabato, due giorni prima giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donnele 25 novembre.
Nastro bianco sul piumino
“Quest’anno gli organizzatori di questa marcia hanno voluto concentrarsi su questo fenomeno” della ruralità, insiste Patricia Boidin, un nastro bianco, simbolo della lotta internazionale contro la violenza sulle donne, attaccato al piumino. Colui che è anche consigliere dipartimentale della Drôme continua: “COME in campagna ci si conosce tutti, le cose si conoscono in fretta e quindi si tende a stare più tranquilli. Oggi, il significato di [cette marche] vale a dire, lasciaci essere che abiti in città o in campagna, abbiamo assolutamente gli stessi diritti all'informazione e alla protezione.”
Il Centro d'informazione sui diritti delle donne e delle famiglie (CIDFF) raccolte le donazioni, la Comunità dei Comuni di Portes de DrômArdèche, all'origine dell'evento, si è impegnata a raddoppiare l'importo totale. Un centinaio di persone hanno partecipato alla marcia di circa 3 km ad Anneyron. Li avevamo più di 50 a Valence, 80 a Montélimar e 80 a Privassecondo la polizia. Una manifestazione è stata organizzata anche questo sabato mattina a Pöet-Sigillat, nelle Baronnies Provençales. Ad Aubenas si sono svolti durante la giornata diversi laboratori di scoperta della lettura o della difesa personale.