I discendenti degli immigrati affermano di essere discriminati in Francia tanto quanto i loro genitori

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Murale a Parigi, 13 giugno 2019. JOEL SAGET/AFP

La situazione sociale dei discendenti degli immigrati è migliore di quella dei loro genitori. Questo vale qualunque sia la loro origine: il loro tenore di vita è più favorevole, così come le loro condizioni abitative. D'altro canto, i discendenti degli immigrati riferiscono di essere stati discriminati tanto quanto gli immigrati. È quanto emerge da un'indagine dell'Istituto nazionale di statistica e studi economici (Insee), pubblicata giovedì 21 novembre e intitolata “Francia, ritratto sociale. Edizione 2024”. Secondo questi dati, da un sondaggio condotto con l’Istituto Nazionale di Studi Demografici su circa 27.000 persone tra i 18 e i 59 anni, un quarto degli immigrati e dei discendenti di immigrati “dichiarano di aver subito disparità di trattamento o discriminazioni “spesso” o “talvolta” negli ultimi cinque anni”.

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La Francia conta 7,2 milioni di immigrati – il 51% dei quali sono donne e un terzo ha acquisito la nazionalità francese – ovvero il 10,6% della popolazione. Il Paese conta inoltre otto milioni di discendenti di immigrati (il 56% dei quali ha un solo genitore immigrato). Immigrati o discendenti, oltre il 45% di loro proviene dal continente africano.

Se guardiamo alle origini geografiche delle persone che denunciano, l’esperienza di discriminazione varia in modo significativo. I discendenti degli immigrati di origine europea lo sono “meno propensi a denunciare esperienze di discriminazione (13%) rispetto agli immigrati della stessa origine (19%)”. D'altro canto, sottolinea l'INSEE, esiste una “paradosso dell’integrazione” per soggetti con discendenza extraeuropea: “Sebbene siano nati in Francia e abbiano completato la maggior parte degli studi lì, riferiscono di aver subito discriminazioni più spesso rispetto agli immigrati della stessa origine. » Questo è il caso del 34% dei figli di immigrati di origine asiatica e africana, rispetto al 26% degli immigrati di prima generazione della stessa origine.

Individuazione più rapida della disparità di trattamento

Come spiegare questo divario tra generazioni? Secondo l'INSEE, ciò trova origine anche nel fatto che i discendenti degli immigrati hanno profili più giovani e istruiti e sono quindi più rapidi a individuare e denunciare questa disparità di trattamento.

In generale, l'origine geografica è la “primo fattore di discriminazione”sottolinea lo studio. Pertanto, un immigrato o un discendente di un immigrato proveniente dall’Africa (escluso il Maghreb) ha quasi tre volte più probabilità di essere stato vittima di discriminazione negli ultimi cinque anni rispetto a un immigrato o discendente di un immigrato dal Sud Europa.

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