Par
Alessandro Dasilva
Pubblicato il
21 novembre 2024 alle 10:58
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Come annunciato all'inizio dell'anno scolastico Settembre 2024il sistema degli stand del Palais des Congrès et de la Culture de Loudéac (Côtes-d'Armor) è fuori servizio. O almeno, non dovresti “giocarci” troppo.
Interrogato sull'argomento nel corso del consiglio comunale di Giovedì 14 novembre 2024la maggioranza di Loudéac spiega di aver preso la decisione di “lasciare il centro congressi nella formula con stand”.
“È una decisione di cui abbiamo discusso in più occasioni. Utilizzavamo la stanza a pavimento vuoto 5 o 6 volte l'anno”, ammette Bruno Le Bescaut, sindaco di Loudéac.
Un meccanismo del 1989
“È un vecchio meccanismo che da allora ha iniziato a diventare molto difficile già qualche anno », completo Gwenaëlle Kervella, assistente culturale.
Ogni volta che veniva cambiato lo stand dovevamo chiamare l'azienda per venire a riparare un elemento rotto o attorcigliato. A volte, fino al millimetro, se non sei sull'asse giusto, si blocca.
“L’architetto che ha progettato questa stanza ne ha fatte solo due come questa. All'epoca, al fine degli anni '90queste tribune che si ripiegavano sotto il palco, era innovativo. Ma oggi non è più molto adatto ed è invecchiato molto”.
Prima di considerare eventuali ristrutturazioni, preferiamo lasciare la stanza in modalità tribuna. Soprattutto da quando l'arrivo del Vélodrome permette di soddisfare le esigenze di una stanza in modalità pavimento. In realtà non crea una carenza nella zona.
“L’enormità del cantiere”
L'assistente culturale conferma che il file attenderà il prossimo mandato. “Il comune non ha affatto le finanze per prendere in considerazione un simile lavoro”.
E ha aggiunto: “Ci ritraiamo dall’enormità del progetto, ma un giorno dovremo davvero esaminarlo”.
« Avanti 2016la squadra precedente, quando costruì il centro sportivo, aveva studiato un'intera ristrutturazione del PCC”, spiega Gwenaëlle Kervella. “Ma al nostro arrivato nel 2016visto lo stato delle finanze del Comune, non era affatto una priorità”.
Oggi abbiamo la fortuna di avere un edificio molto ben mantenuto e in grado di accogliere il pubblico. Non esiste un’emergenza vitale, ma, ai miei occhi, diventerà l’emergenza del prossimo mandato. La squadra che ne sarà incaricata dovrà pensare davvero al suo rinnovamento.
Perché dalla sua creazione nel 1989 l'edificio ha subito solo piccoli lavori di manutenzione ordinaria.
Idealmente, l'assistente culturale immagina “a vera politica culturale sul territorio, alla scala della comunità dei comuni. Ma questo è un altro tema sul quale dovremo convincere gli eletti del territorio”.
E per concludere: “Al di là dell'economia, della casa, dello sport… Veniamo in un territorio anche se lì possiamo divertirci e lì praticare sport. attività culturali ».
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