Nuova giornata di azione per gli agricoltori dell'Aude questo mercoledì 20 novembre. Un centinaio di loro hanno invaso la piazza antistante la città di Carcassonne al calar della notte, prima che una delegazione venisse ricevuta in prefettura. Il loro messaggio è chiaro: il movimento si irrigidirà se non otterranno misure dal governo.
La rabbia dei contadini e dei viticoltori dell'Aude non si placa. Nonostante l’unanimità di una classe politica francese pronta a denunciare l’accordo di libero scambio tra Mercosur e Unione Europea, che è stato alla base della rivolta contadina, la mobilitazione agricola continua.
Così è stato anche questo mercoledì 20 novembre, quando un centinaio di contadini e viticoltori hanno occupato pacificamente la piazza antistante la Città dopo aver appiccato il fuoco a due balle di paglia. “Se il governo resta sordo, faremo altre operazioni che non vogliamo ma che faremo: cioè i blocchi”, avverte Jean-Pierre Alaux, presidente della Federazione dipartimentale dei sindacati degli agricoltori dell'Aude (FDSEA11).
Perché se arrivassero segnali al settore, in particolare da parte del ministro dell’Agricoltura, Annie Genevard, durante il suo viaggio nell’Aude, i manifestanti vorrebbero “che passiamo dalle parole ai fatti”.
Prossime azioni di allevatori e viticoltori
“Niente di ciò che ci è stato detto è stato convalidato. Abbiamo risposte da avere sui mezzi che hanno alcuni paesi vicini come Spagna, Italia, Portogallo e che non abbiamo per proteggere le nostre vigne, i nostri orti e le nostre colture. Dobbiamo andare avanti con l’armonizzazione Ci aspettiamo anche l’efficacia di alcune misure come lo sgravio sui terreni non edificati e il sostegno ai prestiti in contanti. aggiunge Jean-Pierre Alaux.
Al termine di questo incontro, al quale erano presenti viticoltori, allevatori, cerealicoltori, Giovani Agricoltori e la FDSEA 11, una delegazione è stata ricevuta in prefettura per discutere tutti questi punti.
Da notare che nei prossimi giorni sono previste diverse nuove mobilitazioni di agricoltori infuriati, ma sempre senza blocchi, con l'azione degli allevatori dell'Alta Vallée annunciata lunedì 25 novembre, poi sabato 30 novembre, questa volta con una manifestazione di viticoltori.