Il testo presentato dalla LFI alla Commissione Affari Sociali nell'ambito della sua “nicchia” parlamentare è stato approvato mercoledì 20 novembre con 35 voti (sinistra e RN), contro 16 (centro e destra).
È soprattutto un atto simbolico. Ma mercoledì 20 novembre la sinistra ha ottenuto una nuova vittoria nella sua offensiva volta ad abrogare la tanto diffamata riforma delle pensioni, una misura che ha provocato il più grande movimento sociale degli ultimi decenni: la sua proposta di ridurre l’età pensionabile da 64 a 62 anni è stata adottata da Commissione Affari Sociali dell'Assemblea.
Il testo, presentato dal gruppo della France insoumise (LFI) nell'ambito della sua “nicchia parlamentare”, è stato approvato con 35 voti, sommando quelli della sinistra e del Raggruppamento Nazionale (RN), contro i 16 del centro. e giusto. Sul social network X, i deputati di France Insoumise hanno accolto con favore questa “vittoria”, secondo loro. Lo ha espresso la vicepresidente dell'Assemblea e deputata della Val-de-Marne, Clémence Guetté “enorme sollievo”spiegando che si trattava di a “primo passo di una procedura che i macronisti non potranno più fermare”. Il suo collega presidente della commissione finanziaria, Eric Coquerel, stima che il “riforma delle pensioni” del 2023 era “ora in libertà vigilata”.
Il prossimo passo decisivo per questo testo che abroga la riforma delle pensioni sarà il suo arrivo in seduta pubblica giovedì 28 novembre. E, a meno che non si utilizzi una procedura parlamentare che ne deraglia l’esame, dovrebbe essere adottata: oltre ai 192 voti dei gruppi del Nuovo Fronte Popolare, questo disegno di legge potrebbe, a priori, contare sui 125 del RN in quanto suo presidente Il gruppo Marine Le Pen ha ripetuto mercoledì mattina su RTL che le sue truppe sarebbero state incaricate di votare a favore del ritorno a 62, in “l’interesse dei francesi”.
Aggiornato alle 14:15 con le reazioni di LFI e Marine Le Pen.
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