Anche gli agenti della Royal Canadian Mounted Police (RCMP) dello Yukon e dei Territori del Nordovest (NWT) indosseranno telecamere di intervento come quelle testate dai loro colleghi del Nunavut tre anni fa.
L’annuncio fa parte di un’iniziativa nazionale delle forze di polizia che desiderano equipaggiare tutti i loro distaccamenti in tutto il paese entro la primavera del 2026.
La formazione progressiva sull’uso delle telecamere da parte degli agenti di polizia nei territori inizierà venerdì a Yellowknife e mercoledì a Whitehorse.
I due distaccamenti spiegano che l’uso delle telecamere sarà introdotto gradualmente e che così il pubblico vedrà sia gli agenti di polizia dotati di dispositivi, sia altri che non lo sono ancora perché gli agenti vengono formati.
Nella capitale dello Yukon, alcune unità sono state oggetto di adozione prioritaria, tra cui l’unità di polizia di Kwanlin Dün e la squadra mobile di risposta alle crisi.
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Dal 30 novembre, gli ufficiali dell’RCMP di Iqaluit sono stati dotati di telecamere di intervento come parte di un progetto pilota che mira a dimostrare maggiore trasparenza nell’esercizio delle loro funzioni.
Foto: CBC/Monty Kruger
Continuiamo a rafforzare la fiducia del pubblico e la responsabilità trasparente a beneficio dei nostri membri e delle diverse comunità che serviamo nello Yukon.
ha dichiarato il sovrintendente Lindsay Ellis, comandante ad interim dello Yukon RCMP, in un comunicato stampa. Questa è una parte essenziale del lavoro di modernizzazione dell’organizzazione.
Le autorità sottolineano che sarà evidente per il pubblico vedere quando i dispositivi, installati sul petto degli agenti di polizia, filmeranno grazie a luci rosse lampeggianti. Se la spia è verde, la fotocamera non funziona.
La formazione consentirà inoltre agli agenti di polizia di identificare i momenti in cui è preferibile non filmare, ad esempio durante la sorveglianza, le interviste registrate o in determinati luoghi in cui è previsto il rispetto della vita privata.
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