I rappresentanti delle piccole e medie imprese del Sud chiedono al governo di non peggiorare la loro situazione aumentando ulteriormente le tasse. Si susseguono progetti di aumenti vari e variegati.
“Un giorno aumento dell’indennità di mobilità, il giorno dopo aumento delle spese notarili…” Mentre il governo cerca ovunque nuove risorse per chiudere i bilanci, la Confederazione delle piccole e medie imprese della Provenza-Alpi-Costa Azzurra teme che vengano inviati segnali sbagliati.
Alain Gargani, presidente del CPME Sud e candidato alla presidenza nazionale dell'organizzazionesuona l'allarme: “Aumentare la tassazione in un contesto economico fragile sarebbe un grave errore. Le PMI-VSE, creatrici di ricchezza e di posti di lavoro, sono già soggette a un’eccessiva pressione fiscale che ne ostacola la crescita. È urgente agire per semplificare, ridurre e ripristinare la tassazione fiducia degli imprenditori.”
“Le PMI e le PMI sono i veri creatori della nostra economia reale. Agli imprenditori deve solo essere consentito di fare ciò che sanno fare meglio: creare lavoro e ricchezza!”.
“Qualsiasi onere aggiuntivo non farebbe altro che soffocare la loro capacità di investire e creare posti di lavoro!”
Quindi, in questo contesto, “Il CPME Sud chiede l'abbandono del progetto governativo di aumento del costo del lavoro e il mantenimento delle attuali riduzioni tariffarie. Perseverare senza tenere conto del deterioramento economico sarebbe incomprensibile.”
“L’urgenza è ripristinare la fiducia dei leader aziendali liberando l’economia, semplificando la loro vita amministrativa quotidiana e riducendo il costo del lavoro”.
Nelle Alpi Marittime, il presidente della metropoli nizzarda Christian Estrosi (Orizzonti), pur essendo paladino di una “politica a favore delle imprese” chiede da anni un aumento dell’indennità di mobilità, che devono pagare le aziende con più di 10 dipendenti, per consegnare più rapidamente le linee del tram 4 e 5 (direzione Cagnes-sur-Mer e Drap).
Il suo grande rivale, il deputato dell'UDR Eric Ciotti, è in grande forma: “questa nuova tassa (anzi un aumento, ndr) penalizzerebbe gravemente le nostre imprese e i nostri posti di lavoro, già indeboliti da una tassazione eccessiva. I nizzardi e i francesi non ne possono più!”