Caccia e cattura del cinghiale: nel Finistère, misure per una maggiore regolamentazione

Caccia e cattura del cinghiale: nel Finistère, misure per una maggiore regolamentazione
Caccia e cattura del cinghiale: nel Finistère, misure per una maggiore regolamentazione
-

“Di fronte al forte aumento della popolazione di cinghiali nel Finistère, ai danni sempre più ingenti che provocano alle superfici agricole [et] delle minacce che rappresentano per la sicurezza delle persone”, secondo le parole di un comunicato stampa della prefettura, lunedì 18 novembre è stato organizzato un incontro con “tutti gli attori interessati” e “per concordare insieme le modalità più adeguate per regolamentare questa specie.

“Possono essere mobilitati anche i luogotenenti di louveterie, posti sotto l’autorità del prefetto”

Il “volontarismo” delle società di caccia

Innanzitutto, ricorda il documento, c'è la caccia, che “resta la principale leva di regolazione delle popolazioni”, il cinghiale potrà essere cacciato fino al 31 marzo 2025. Così, “dopo la prova dei danni accertati, i luogotenenti di louveterie, posti sotto la tutela può essere mobilitata anche l'autorità del prefetto, per valutare la situazione e intervenire in modo adeguato mediante perquisizioni amministrative o fucilazioni notturne (solo i luogotenenti della louveterie sono autorizzati a effettuare queste fucilazioni notturne)”.

Inoltre, i servizi statali evocano il “volontarismo” delle compagnie di caccia: “una lettera congiunta del prefetto, dei presidenti dell'AMF e dell'AMRF e della federazione dipartimentale dei cacciatori del Finistère sarà inviata loro in questo senso.

“Il prefetto ritiene che la cattura possa contribuire a controllare le popolazioni di cinghiali, sia nelle aree periurbane che nelle aree agricole fortemente predate”

Intrappolamento in tutto il dipartimento

“Oltre a queste misure”, viene proposto un altro strumento di regolamentazione: la cattura, “strettamente controllata”, possibile in tutto il dipartimento. “Il prefetto ritiene che questa soluzione possa contribuire a controllare le popolazioni di cinghiali, sia nelle aree periurbane che nelle aree agricole fortemente predate”, si legge nel comunicato stampa. L’operazione “può essere effettuata con trappole selettive come trappole a gabbia, trappole a recinzione, dispositivi per reti anticaduta”, da “cacciatori autorizzati, addestrati a questo scopo e in possesso di una licenza di caccia valida”, e ciò “sotto la copertura di” un’autorizzazione individuale rilasciata da il DDTM del Finistère”.

La questione dell'evacuazione

La Federazione dei cacciatori del Finistère “ha già fornito i primi corsi di formazione”. Infine, per quanto riguarda “l'evacuazione degli animali così intrappolati e poi macellati”, “è stato concordato che il prefetto, i presidenti dell'AMF e dell'AMRF contatteranno a questo proposito i presidenti dell'EPCI”.

-

PREV Un agente della polizia nazionale sospettato di aver fatto svolgere lavori a casa sua da agenti
NEXT cosa non perdere questo fine settimana (Tutti gli sport)