Cina: “Colorful Morocco”, un viaggio visivo attraverso la ricchezza cromatica delle città marocchine

Cina: “Colorful Morocco”, un viaggio visivo attraverso la ricchezza cromatica delle città marocchine
Cina: “Colorful Morocco”, un viaggio visivo attraverso la ricchezza cromatica delle città marocchine
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Martedì 19 novembre 2024 alle 8:45

Chengdu (Cina) – Lunedì a Chengdu, capoluogo della provincia cinese del Sichuan, alla presenza di numerosi appassionati d’arte e rappresentanti dei media, si è tenuta l’inaugurazione di una mostra fotografica che esplora la ricchezza cromatica delle città marocchine.

Collocata sotto il segno “Colorful Morocco”, questa iniziativa è il risultato di un viaggio intrapreso nell’agosto 2023 in Marocco da sei fotografi cinesi, tra cui Wang Qi, fondatore della galleria “Dake Art” che ospita la mostra.

Frutto di una collaborazione tra l’Ambasciata cinese a Rabat, il Centro Culturale Cinese di Rabat e la China Overseas Development Association, la mostra presenta un totale di 55 fotografie divise in cinque sezioni: “White Casablanca”, “Red Marrakech”, “Blue Chefchaouen”, “Antica Fez” e “Antica Ouarzazate”.

Queste foto rivelano i vicoli ocra e labirintici della medina di Marrakech, introducendo i visitatori nell’atmosfera accattivante del giardino Majorelle e nelle scene portate in vita da narratori, musicisti e incantatori di serpenti nella piazza Jemaa el-Fna.

Intorno a Ouarzazate, l’obiettivo dei fotografi si è concentrato sulla kasbah di Ait Ben Haddou, mostrando al pubblico cinese gli aspetti della bellezza di una cittadella costruita in perfetta comunione con il paesaggio naturale circostante.

La mostra, aperta fino al 30 dicembre, immerge i visitatori anche nei vicoli di Fez, esplorando le concerie e le botteghe dei maestri artigiani che modellano il rame e la pelle.

I fotografi hanno anche evidenziato le diverse sfumature di blu che ricoprono i muri delle strade tortuose di Chefchaouen e che attraversano le case e le bancarelle dei commercianti.

A Casablanca interessavano soprattutto gli scintillanti edifici affacciati sull’Atlantico e l’architettura coloniale reinterpretata, senza dimenticare la moschea Hassan II.

Queste opere hanno attirato amanti dell’arte e appassionati di cultura, accorsi numerosi per scambiare impressioni e riflessioni sulla diversità caratteristica della civiltà marocchina.

Intervenendo in questa occasione, l’Ambasciatore di Sua Maestà il Re in Cina, Abdelkader El Ansari, ha accolto con favore questa iniziativa che offre agli abitanti di Chengdu e della provincia del Sichuan una finestra sul ricco mosaico culturale marocchino.

“Come la Cina, il Marocco è una civiltà antica, ricca di sfumature culturali e la cui storia è profondamente radicata nel tempo”, ha sottolineato, aggiungendo che questa mostra ne è un esempio.

Ha espresso la speranza che tali iniziative aumentino in futuro, affermandosi convinto che l’arte, in tutte le sue forme, costituisce un potente vettore di riavvicinamento tra il popolo marocchino e quello cinese e un mezzo per rafforzare i legami tra le due nazioni.

Sulla stessa linea, Wang Qi ha affermato che l’arte è in grado di approfondire l’amicizia e promuovere una migliore comprensione tra il popolo marocchino e quello cinese.

Il Marocco ha una posizione geografica unica e un patrimonio culturale diversificato, ha sottolineato, auspicando che fioriscano gli scambi culturali tra i due paesi.

Mercoledì, il signor Qi ospiterà un seminario su questa mostra sul tema “L’incanto del Marocco”. Questo evento esaminerà le componenti amazigh, arabe, africane e mediterranee che modellano l’identità marocchina, secondo gli organizzatori.

Con una popolazione di circa 16 milioni di abitanti, Chengdu è un importante centro culturale, industriale e tecnologico della Cina occidentale.

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