Caso dell’assassinio di Ait El Jid: il leader islamista Abdelali Hamieddine ricompare in tribunale

Caso dell’assassinio di Ait El Jid: il leader islamista Abdelali Hamieddine ricompare in tribunale
Caso dell’assassinio di Ait El Jid: il leader islamista Abdelali Hamieddine ricompare in tribunale
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Il processo contro il leader del PJD Abdelali Hamieddin, processato per omicidio volontario con premeditazione nell’assassinio, nel 1993, della studentessa e attivista di sinistra Benaïssa Aït El Jid, riprende lunedì 24 giugno davanti alla Camera penale di secondo grado presso il Tribunale di Appello di Fez. L’imputato è stato condannato l’11 luglio 2023 in primo grado dallo stesso tribunale a 3 anni di reclusione dopo la riqualificazione dell’accusa in “aggressione che ha provocato la morte senza intenzione di provocarla”, rapporti Al Ahdath Al Maghribia nella sua edizione del 24 giugno. Una sentenza che non ha soddisfatto la difesa della vittima e delle associazioni per i diritti umani. I vertici del PJD lo hanno infatti considerato “molto severo”.

Entrambe le parti hanno presentato ricorso, così come ha fatto il Procuratore Generale del Re presso la Corte d’Appello di Fez. Il processo di primo grado si è svolto in 22 udienze durante le quali l’imputato si è confrontato con l’amico della vittima, El Khammar Hadioui, la cui testimonianza è stata decisiva nella decisione del giudice istruttore di deferire Abdelali Hamieddine davanti alla Prima Camera Penale del Tribunale di Fez di Appello.

I familiari della vittima hanno diffuso, prima dell’inizio del dibattimento di primo appello, un comunicato stampa in cui “invita tutti gli attori dei diritti umani che difendono il diritto alla vita, così come gli attivisti che condividono gli stessi valori della martire Benaïssa Aït El Jid, a venire in massa in tribunale per sostenere la sua famiglia in questa fase decisiva del processo giudiziario processo che dovrebbe rivelare tutta la verità su questo atroce assassinio e porre fine all’impunità.

Ricordiamo che i fatti risalgono al 1993, quando lo studente e attivista di sinistra Ait El Jid fu vittima di un attentato perpetrato da studenti islamici che lo avevano fatto scendere, insieme al suo amico El Khemmar, da un taxi non registrato. lontano dal campus universitario di Dhar Mahraz teatro di scontri tra islamisti e attivisti di sinistra. Colpita violentemente alla testa da un marciapiede, Benaïssa Aït El Jid morì pochi giorni dopo in ospedale.

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