Ouestafnews – L’opposizione senegalese, seguendo un rito repubblicano ormai consolidato, ha ammesso la sua sconfitta nelle elezioni legislative del 17 novembre 2024. Ha accolto con favore la vittoria del partito al governo, poche ore dopo la chiusura dei seggi elettorali, senza aspettando anche l’annuncio dei risultati ufficiali.
“Il popolo sovrano si è espresso chiaramente”, ha reagito l’ex presidente della Repubblica Macky Sall, lunedì 18 novembre 2024, sui social network. L’ex capo di Stato, capolista di una coalizione in cui troviamo il suo partito, l’APR (Alleanza per la Repubblica) e il Partito Democratico Senegalese (PDS) del suo predecessore Abdoulaye Wade.
Prima di lui, la coalizione guidata dal sindaco di Dakar Barthélémy Diaz e da alcuni leader di questa lista avevano fatto lo stesso. Hanno ammesso la sconfitta e si sono congratulati con il primo ministro Ousmane Sonko, la cui lista era ampiamente favorita quando sono state annunciate le prime tendenze.
Investiti nella stessa lista del sindaco di Dakar, hanno fatto altrettanto gli avversari Bougane Guèye Dani, Anta Babacar Ngom, Thierno Bocoum e Pape Djibril Fall.
Seguirà l’ex primo ministro Amadou Ba, candidato fallito alle presidenziali del marzo 2024 e capolista di un’altra coalizione di opposizione.
Tutti hanno ammesso la “scelta del popolo sovrano” e allo stesso tempo ne hanno elogiato la “maturità politica”, perpetuando così una tradizione di cambiamenti della maggioranza esecutiva o parlamentare, iniziata a partire dal 2000, data del primo cambiamento democratico nel paese.
E da questa famosa telefonata di Abdou Diouf, allora capo di Stato e dirigente del partito socialista (PS), ad Abdoulaye Wade, una sera del marzo 2000, questa tradizione democratica e repubblicana, consistente nel congratularsi con il vincitore, si è progressivamente radicata Costumi politici senegalesi.
Il 19 marzo 2000, Abdoulaye Wade, sostenuto da un’ampia coalizione di opposizione, ha posto fine a 40 anni di regno del Partito Socialista (PS) di Abdou Diouf.
Il presidente uscente ha riconosciuto la sua sconfitta e ha chiamato il suo avversario per congratularsi con lui poche ore dopo la chiusura dei seggi elettorali e la diffusione delle prime tendenze sui media. Il Senegal aveva appena infranto il segnale indiano contro il colosso socialista che aveva dominato il paese fin dall’indipendenza, e si era rifiutato di rilasciarlo.
Il mondo intero si è quindi rivolto al Senegal per salutare il suo modello democratico, soprattutto in un’Africa occidentale coinvolta nel tumulto delle guerre civili e delle transizioni fallite.
Sulla falsariga del suo predecessore, anche Abdoulaye Wade ha riconosciuto la vittoria del suo ex primo ministro Macky Sall e si è congratulato con lui senza attendere i risultati ufficiali il 25 marzo 2012, durante il secondo turno delle elezioni presidenziali.
Più recentemente, durante le elezioni presidenziali del marzo 2024, l’ex primo ministro Amadou Ba, candidato del campo presidenziale, ha riconosciuto la sua sconfitta contro l’avversario Bassirou Diomaye Faye il 25 marzo 2024, il giorno dopo il primo turno.
C’è stata una piccola parentesi quando Abdoulaye Wade ha vinto il suo secondo mandato nel 2007. Alcuni candidati si erano rifiutati di congratularsi con lui anche se quest’ultimo, nonostante la sfortuna, aveva comunque rispettato il verdetto delle urne dopo sfide infruttuose.
Oltre alle elezioni presidenziali, dalla svolta storica del 2000 sono proseguiti nella vita politica senegalese i cambiamenti nella maggioranza parlamentare.
Pochi mesi dopo la sua elezione, il capo dello Stato Abdoulaye Wade dichiarò lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e indisse elezioni legislative anticipate il 28 aprile 2001 per ottenere la maggioranza dei deputati.
25 marzo 2012, seconda alternanza e ancora. L’avvento al potere di Macky Sall e il cambio di regime porteranno a un nuovo sconvolgimento nella Camera, che sarà dominata dalla nuova coalizione al potere dopo le elezioni legislative del luglio 2012.
Questa tradizione di “concordanza” tra la maggioranza presidenziale e quella parlamentare è ciò che si ripeterà al termine delle elezioni legislative anticipate del 17 novembre 2024, se ci atteniamo alle principali tendenze già annunciate.
Le elezioni per eleggere i deputati sono state indette dal presidente Bassirou Diomaye Faye dopo aver annunciato, il 12 settembre 2024, lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. A quel tempo, era dominato dai sostenitori dell’ex presidente Macky Sall. L’argomentazione del presidente Faye, come quella dei suoi predecessori: la necessità di una maggioranza favorevole alla sua causa per governare. Gli elettori senegalesi gliel’hanno appena offerto.
IB-TS/fd
Vuoi reagire a questo articolo o segnalarci un errore? Inviaci un messaggio a info(at)ouestaf.com.