Dopo Cartelli comunali scambiati, quelli tolti, la muratura degli ingressi alla prefettura dell'Ardèche o anche il deposito di un radar davanti all'amministrazione della Drômegli agricoltori della Drôme hanno messo in strada i loro trattori questo giovedì mezzogiorno. L'Unione dei giovani agricoltori (JA) ha invitato i parlamentari locali ad un dibattito sulla rotatoria all'ingresso dell'autostrada A7 a Tain-l'Hermitage, nella Drôme des Collines.
Li avevamo sul posto si sono riuniti una cinquantina di agricoltoricon una ventina di trattori. Dieci mesi dopo lo storico movimento di protesta e i blocchi autostradali, “La rabbia c’è ancora”spiega Jean-Raphaël Betton, segretario della JA del cantone di Tain-l'Hermitage.
Marion Maréchal, Paul Christophle, Thibaut Monnier presenti
I funzionari eletti sono venuti addirittura per un dibattito con i contadini: Paul Christophle, deputato del PS per la circoscrizione elettorale; Thibaut Monnier, deputato del RN, è venuto accompagnato da Marion Maréchal, eurodeputata e presidente del partito Identità-Libertés. Erano presenti anche i collaboratori parlamentari dei senatori Gilbert Bouchet e Bernard Buis. Gli agricoltori hanno voluto sottolineare la loro necessità di regolamentare l'accordo con il Sud America, il Mercosur, e di ridurre il sovraccarico amministrativo che stanno vivendo.
Agricoltura sotterranea
Dopo il dibattito sulla rotonda, i contadini sono partiti alle 14 in corteo con i loro trattori, diretti al municipio di Tain-l'Hermitage. Sono arrivati lì poco prima delle 15,30 e hanno posizionato davanti al municipio una bara con su scritto “RIP Agricoltura”, a simboleggiare la morte della loro professione.