Parigi e le automobili rappresentano 130 anni di relazioni appassionate e tumultuose. Focus sugli ultimi 60 anni, durante i quali si è fatto prima di tutto per adattare la città all'auto, con la costruzione della tangenziale o delle strade sull'argine. Era l'epoca d'oro dell'automobile, un'epoca che contrasta con gli ultimi due decenni durante i quali all'auto veniva chiesto di adattarsi alla città.
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Parigi e l'auto è la storia di due persone infatuate l'una dell'altra, ma la cui convivenza si rivela presto impossibile. Per gli automobilisti resta il ricordo di un'epoca d'oro, quella degli anni Pompidou, quando alla città fu chiesto di adattarsi alle loro esigenze.
La costruzione della tangenziale, i binari sull'argine… L'auto poi sogna sempre più in grande, anche a costo di prendersi tutti o quasi i diritti. Come spiegare questa follia tutta automobilistica? Intervista a Mathieu Flonneau, storico specializzato in mobilità.
Ci concentreremo poi sul crepuscolo di questa relazione appassionata, quando Parigi decise di flirtare con corteggiatori da tempo respinti: biciclette, autobus, tram presero gradualmente il sopravvento sulle carreggiate a partire dagli anni 2000.
Fino a che punto si spingerà questa lenta rottura tra Parigi e l'automobile, quando ormai meno di un viaggio su dieci viene effettuato in auto nella capitale? E sarà proprio la tangenziale la prossima vittima di questa inversione di tendenza? Questo è ciò che vedremo con Nathalie Roseau, architetto urbano.
► Ci vediamo questo sabato alle 12:35 su France 3 Paris Île-de-France, o in replica su France.tv/idf.
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