La sede della Capeb 47 sarà anche situata in fondo a un vicolo cieco, ad Agen, ma i suoi dirigenti garantiscono la “resilienza” e la “flessibilità” dei 400 artigiani edili che ne fanno parte. Tuttavia, la situazione del settore non è in buone condizioni e le misure che potrebbero essere adottate a livello nazionale rischiano di oscurare il quadro.
Innanzitutto, ci sono dati preoccupanti: un volume di attività in calo del 5% su base annua per il Lot-et-Garonne, fino all'11% per le nuove costruzioni. Gli interventi di manutenzione e miglioramento hanno registrato un decremento dell'1%. “Le luci stanno diventando arancioni”, spiega Amar Hocine, presidente di Capeb 47. “Il mercato è teso. Non siamo allarmisti ma cominciamo a preoccuparci, per i progetti che ci riguarderanno, sulle assunzioni e sulle modalità di lavoro. »
Caldaie troppo care
“Anche la transizione ecologica è nel mirino”, prosegue il presidente, e Capeb chiede la cancellazione di un articolo della legge finanziaria 2025, che aumenterebbe l'Iva applicabile all'installazione di caldaie ad altissimo rendimento energetico dal 5,5 al 20%: “È una misura punitiva per le classi medie e svantaggiate. Per una caldaia da 5.000 euro il costo aggiuntivo sarebbe di 725 euro per gli utenti. Ciò costituisce un ostacolo alla transizione ecologica dell’edilizia abitativa e potrebbe portare a un calo dell’attività per le PMI specializzate in questo settore. »
Il supporto all'apprendimento è un'altra preoccupazione di Capeb. “Si tratta di un importante percorso di formazione e reclutamento per il settore delle costruzioni. Un anno fa il governo parlava di un milione di apprendisti, ma a settembre abbiamo constatato un calo del 10% nelle iscrizioni di apprendistati nel settore edile a livello nazionale, aggiunge Pierre Bouet, amministratore della Capeb. Gli aiuti, che avevano raggiunto gli 8.000 euro, rischiano di salire a 4.500 euro. »
Assunzioni a rischio
“Queste misure peseranno molto sulle decisioni di assunzione delle piccolissime imprese, a causa del costo complessivo dell’apprendistato che ciò comporterebbe”, assicura Amar Hocine, “anche se si tratta di un importante ascensore sociale per i giovani. E questo penalizzerà l'attività delle VSE nel settore edile, essenziali per la regione. Vogliamo mantenere questi apprendisti. »
Ci aspettiamo ancora una riduzione dell'attività con i risparmi richiesti dallo Stato agli enti pubblici, con lavoro differito. “Gli artigiani sono consapevoli che c'è uno sforzo collettivo da fare e l'edilizia dovrà fare la sua parte, ma non lasciamoci tagliare corto! », chiede Amar Hocine.
Una fiera della casa ecologica a Beaupuy
Su iniziativa di Capeb e Val de Garonne Agglomération, il 22 e 23 novembre si svolgerà presso il salone Beaupuy una fiera dei materiali da costruzione biologici e di origine geologica. L’opportunità di scoprire l’edilizia sostenibile ed eco-responsabile. ENTRATA LIBERA. Informazioni allo 05 53 98 00 35 o [email protected]