“La giustizia ha parlato, io sono presidente dei repubblicani”: invalidata l’esclusione di Eric Ciotti dalla presidenza di LR

“La giustizia ha parlato, io sono presidente dei repubblicani”: invalidata l’esclusione di Eric Ciotti dalla presidenza di LR
“La giustizia ha parlato, io sono presidente dei repubblicani”: invalidata l’esclusione di Eric Ciotti dalla presidenza di LR
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Il tribunale di Parigi, adito da Eric Ciotti, ha invalidato venerdì 14 giugno intorno alle 20 la sua esclusione dalla presidenza dei repubblicani.

Il tribunale “ordina la sospensione degli effetti delle due decisioni di esclusione definitiva pronunciate nei confronti di Eric Ciotti in data 12 e 14 giugno”ha indicato la corte, precisando che tale sospensione valeva soltanto la pena “fino a quando non verrà presa una decisione definitiva nel merito”.

Il tribunale di grado inferiore deve essere adito “entro otto giorni” di “la parte più diligente”, ha indicato il tribunale, in mancanza di ciò “il provvedimento di sospensione disposto decadrà”.

Il tribunale ha rifiutato di pronunciarsi anche sulla richiesta di divieto di utilizzo di loghi e marchi appartenenti all’associazione Les Républicains di Eric Ciotti.

Eric Ciotti, escluso mercoledì e poi venerdì questo dalla presidenza di LR dall’ufficio politico di questo movimento, dopo il suo annuncio di alleanza con l’Raggruppamento Nazionale, aveva avviato un’azione legale per procedimento sommario per contestare questo provvedimento.

La decisione del tribunale arriva perché le candidature per le elezioni legislative del 30 giugno e del 7 luglio dovranno essere presentate entro domenica alla prefettura.

“Eric Ciotti ha violato gli statuti” del suo stesso partito

I legali dell’avvocato Ciotti, assenti all’udienza, hanno chiesto che il deputato delle Alpi Marittime possa accedere alle sedi del partito e avere così il controllo sulle decisioni di investitura.

“Lo statuto (di LR) prevede che la richiesta di sanzione venga registrata dal presidente. Il presidente (Eric Ciotti) ha chiesto la propria esclusione, non credo”ha sostenuto in udienza il suo avvocato Philippe Prigent.

Secondo l’avvocato l’ufficio politico poteva essere convocato solo su richiesta del signor Ciotti o quello “almeno un quarto dei consiglieri nazionali” festa. “L’ufficio politico si è riunito sfidando i testi”ha sostenuto.

“Non ho mai portato avanti un caso in cui si sono verificate così tante irregolarità in 24 ore”ha sottolineato.

“Niente permette a François-Xavier Bellamy (vicepresidente di LR) e Annie Genevard (segretaria generale) di guidare il partito. Non esiste alcuna base legale per usurpare il potere e prendere decisioni (…) È particolarmente grave.”ha aggiunto, denunciando a “putsch”.

Me Philippe Torre, avvocato di LR Tendenza Ciotti, lo assicuro“nessuna disposizione statutaria consentiva a un ufficio politico di designare una persona come presidente ad interim”.

L’altro avvocato di LR, Me Benoît Verger, difensore del partito avversario, ritiene che, annunciando un’alleanza elettorale con il Raggruppamento Nazionale per le elezioni legislative anticipate, Eric Ciotti abbia preso una decisione “solitario” chi ha seminato “stupore” all’interno della sua formazione.

L’avvocato è categorico: signor Ciotti “non aveva potere statutario” prendere una tale decisione di alleanza con la RN. Il deputato delle Alpi Marittime si è impegnato “un grave errore” ed è per questo che lo era “sanzionato”, mi ha spiegato Verger. Ciotti “ha violato gli statuti” del suo stesso partito modificando il suo “orientamento politico”ha insistito.

“Un candidato RN-LR comune in 70 collegi elettorali”, annuncia Bardella

Mentre i suoi leader sono dilaniati, LR continua a presentare i suoi candidati alle elezioni legislative del 30 giugno e del 7 luglio.

In un comunicato stampa diffuso giovedì sera, il partito ha assicurato di aver già designato più di 200 candidati, compresi i 59 deputati uscenti che non hanno seguito il presidente.

Da parte sua, il presidente della Rn, Jordan Bardella, lo ha annunciato venerdì“Ci sarà un candidato comune” RN-Repubblicani “in 70 collegi elettorali” durante il primo turno il 30 giugno.

Eric Ciotti vuole che “l’alleanza dei diritti trionfi” e invita François-Xavier Bellamy e David Lisnard ad unirsi a lui

“La giustizia ha parlato, io sono presidente dei repubblicani”, Eric Ciotti ha subito reagito venerdì sera alla decisione del tribunale di Parigi, commentando la decisione del tribunale di invalidare la sua esclusione dalla presidenza di LR.

“Per me questa decisione era giuridicamente ovvia, quello che è stato fatto è stata una forma di dilettantismo e un tentativo di presa del potere che non aveva alcuna base legale”ha insistito il deputato delle Alpi Marittime, precisando che lo farà “condurre questa campagna elettorale legislativa per garantire il trionfo dell’alleanza della destra per sconfiggere l’estrema sinistra, che rappresenta un grave pericolo per il nostro Paese”.

“Non voglio che il signor Mélenchon diventi primo ministro, né che la signora Rousseau diventi ministro degli Interni”ha aggiunto, chiamando “François-Xavier Bellamy e David Lisnard per trovarlo e portare questa voce di nuova speranza per la Francia”.

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