XV di Francia – Gli All Blacks per i cieli azzurri (ancora)

XV di Francia – Gli All Blacks per i cieli azzurri (ancora)
XV di Francia – Gli All Blacks per i cieli azzurri (ancora)
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Grandi vincitori contro una debole squadra giapponese questo sabato sera (52-12), i Blues ora vogliono scrivere una nuova storia e lasciarsi alle spalle diversi mesi di sconvolgimenti dentro e fuori dal campo. Per questo, l'incontro contro la Nuova Zelanda sembra essere un'occasione perfetta…

Bisognava essere nelle viscere dello Stade de sabato sera, appena un'ora dopo il fischio finale, per individuare la priorità della serata. Era racchiuso in due parole: “All Blacks”. Inutile soffermarsi a lungo sulla grande vittoria dei Blues contro il Giapponeconsapevoli che la debolezza degli uomini di Eddie Jones non meritava il minimo eccesso di fiducia o di zelo. I Tricolores hanno fatto il loro lavoro (bene) e Antoine Dupont aveva ragione a dirlo “la copia è più che positiva”. Ma nessuno si lascia ingannare e l’insegnamento si ferma qui. Dietro i sorrisi stava già prendendo forma il momento clou di questo tour autunnale, questo tanto atteso duello contro la Nuova Zelanda Sabato allo Stade de France (ore 21). Tre anni fa, nel novembre 2021, fu lo stesso manifesto a portare il primo mandato di Fabien Galthié in un'altra dimensione, grazie a un successo prestigioso e leggendario (40-25). Perché i Neri restano i Neri, e qualsiasi trionfo contro questa nazione unica nella nostra disciplina non può che essere il frutto di un punteggio convincente e completo. Così è stato il rugby fin dalla notte dei tempi.

E se i Blues si erano così offerti un Grande Slam, un record di vittorie consecutive e persino un primo posto mondiale provvisorio nell'estate del 2022, la fonte era senza dubbio da ricercare in questa serata da sogno a Saint-Denis.

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Da lì a pensare che il duello del prossimo fine settimana possa provocare gli stessi effetti, c'è solo un passo… Che si tratti di assumersi le responsabilità. Vai a chiedere agli inglesi e agli irlandesiche si sono rotti i denti nelle ultime due settimane su una macchina neozelandese dopo aver abbandonato i suoi abiti leggeri per un costume molto meno sexy di quanto vorrebbe la favola. Un'armatura diabolicamente efficace e tanto più terrificante. Evidentemente, e anche se poi sarà il momento di preoccuparsi seriamente della trappola rappresentata da un'Argentina sorprendente e pericolosa in chiusura di tournée, i Tricolores mancano oggi a ottanta minuti dallo scrivere definitivamente questa nuova storia che ci vendono da settimane. . Molto più di una semplice partita…

Concludiamo questo triste anno

Sabato sarà ovviamente questione di gloria, fiducia, dinamismo, garanzie e proiezione contro i vice-campioni del mondo. Un colpo di stato e un intero Paese cominceranno sicuramente a immaginare un futuro più dorato. Ma si tratta anche di liberarsi finalmente del triste anno trascorso, di lasciare per sempre dietro al XV francese il terribile ricordo dei quarti di finale da incubo dei Mondiali. Anche per mettere fine agli sconvolgimenti sportivi di un Torneo 6 Nazioni del 2024 (senza Dupont!) finito al secondo posto che non dice nulla delle immense difficoltà di transizione che furono quelle della “banda di Gathié”. Senza contare, e qui va ricordato, che nessun successo potrà mai cancellare gli incresciosi fatti dell'estate argentina, che ormai è fondamentale parlare di questi Blues se non per comportamenti o eccessi fuori campo.

Insomma, questi sono tutti i motivi per cui l'accoglienza degli All Blacks è di fondamentale importanza. Ma poiché la passeggiata giapponese rivela troppo poco del vero livello intrinseco di questa nuova generazione francese, reprimiamo ogni entusiasmo prematuro e lasciamo che rimanga la domanda: è, ad oggi, sufficientemente armata per sconfiggere la truppa di Scott Robertson?

Il truculento Eddie Jones, travolto dagli All Blacks due settimane prima di essere travolto dai Blues, ha dichiarato in una conferenza stampa: “L'intensità del campionato di rugby è aumentata di un livello negli ultimi tempi, lo dimostrano i risultati di Nuova Zelanda, Argentina e Australia che in questo momento sono davanti alle squadre dell'emisfero settentrionale”. Capisci quello che vuoi… Tra le righe ne dubita fortemente. Rispetto allo scorso Torneo, Galthié può contare però su alcune certezze: la migliore coppia di tallonatori al mondo con Mauvaka e Marchand, l'atteso ritorno di Atonio che resta un riferimento nel suo ruolo, la potenza unica e preziosissima di Meafou, un taglio cerniera per incontri XXL, le gambe focose di Penaud e Bielle-Biarrey sulle fasce o addirittura una concorrenza più acuta che mai in terza fila o al centro… Allora, ci lasciamo prendere la mano o no, signori?

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