“Sto cercando il mio cognome“. Questa frase, pronunciata da un visitatore nell'Anello della Memoria, la sentirete senza dubbio più volte in questo incredibile monumento circolare di 345 metri di circonferenza che rende omaggio ai soldati caduti nella regione dell'Hauts-de-France. Francia durante la Prima Guerra Mondiale Invisibile dall'esterno, perché nascosto da scure volte di cemento, l'interno di questo Anello è tanto più spettacolare quando, davanti ai nostri occhi stupiti, emerge. 580.000 nomi di soldati, classificati in ordine alfabetico, senza distinzione di nazionalità, incisi su lastre di acciaio dorato Una partitura luminosa, e triste, che invita il visitatore a ricordare queste giovani vite stroncate dalla Prima Guerra Mondiale: Martin, Dubois, Jones, Potter (c'è anche un Harry, sta a te trovarlo!), Müller, Wagner…
Perché se “14-18” viene spesso associato all’Aisne (lo Chemin des Dames) o alla Mosa (Verdun), si tende a dimenticare che l’Artois – il fronte tra Lens e Arras – rappresentava una questione strategica per gli Alleati e i tedeschi e che i combattimenti lì non furono meno mortali che in altre regioni. Come testimonia la collina di Lorette, nel comune di Ablain-Saint-Nazaire (Pas-de-Calais), chiamata la “collina dei 100.000 morti” sul versante francese, o “Collina dei Mortil” (collina della morte) sul versante tedesco. Proprio nel luogo dove 10 anni fa, l'11 novembre 2014, è stato eretto l'Anello della Memoria. Perché questa collina alta 165 metri, che offre un panorama sulla pianura di Lens, era una fossa comune del genere?
Lorette Hill, cimitero dal 1914 al 1915
All’inizio del conflitto l’esercito tedesco applicò il suo piano di battaglia, Schlieffen, consistente nell'attraversare il Belgio per precipitarsi verso Parigi. Ma nel settembre 1914, la battaglia della Marna sventò le intenzioni di Berlino. Le forze francesi e tedesche si impegnarono quindi in una “corsa verso il mare” in cui ciascuna cercò di aggirare l’altra accerchiando i movimenti verso nord. La collina di Lorette, presa dai tedeschi nell'ottobre 1914, poi riconquistata dai francesi nel settembre 1915, ha vissuto ben tre “battaglie d'Artois”.
Dal 9 maggio al 25 giugno 1915, l'unica offensiva del generale Joffre costò la vita a 104.000 soldati francesi e 75.000 soldati tedeschi… Nomi che ritroviamo ovviamente in questo Anello della Memoria, insieme ai soldati inglesi e canadesi caduti a Loos-en -Gohelle o sul Vilmy Ridge, situato a pochi chilometri di distanza. Per raccogliere i nomi di questi soldati uccisi tra il 1914 e il 1918, è stato necessario rivolgersi alla Direzione della Memoria, del Patrimonio e degli Archivi (DMPA), presso Commissione delle tombe di guerra del Commonwealth e a Commissione tedesca delle tombe di guerra del Volksbund (VDK). Un magnifico lavoro congiunto che permette ai visitatori dell'Anello della Memoria di avvicinarsi il più possibile al caos di queste battaglie… e di cercare i potenziali antenati caduti al fronte. L'autore di queste righe ha inoltre ritrovato tre soldati francesi che portano il suo cognome, incoraggiandolo così a compiere ricerche sul passato della sua famiglia e su questo terribile fronte settentrionale.
L'Anello della Memoria, ad Ablain-Saint-Nazaire (Pas-de-Calais). Aperto tutti i giorni dell'anno. Gratuito.