l'essenziale
Da un anno il nostro dipartimento si trova a fronteggiare un accumulo di crolli o rischi di crollo di edifici nel centro cittadino. Per quello ? Dominique Boussuge, presidente dell'Istituto Internazionale dei Periti e degli Esperti Vauban, esperta in patologia edilizia, lei stessa colpita da questo problema a Castre, ne svela le ragioni e offre la sua soluzione.
Il processo in corso sulla tragedia di rue d'Aubagne, a Marsiglia (8 morti a fine 2018) ci ricorda quanto, col passare del tempo, il rischio aumenti e preoccupi. Nel Tarn i municipi emettono sempre più ordinanze di pericolo o di sicurezza per il rischio di crollo degli edifici. Soprattutto nel centro della città. Dall'anno scorso, che sia a Graulhet, Gaillac, Albi o Castres, gli esempi si accumulano.
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Per Dominique Boussuge, presidente dell'Istituto Internazionale degli Esperti e degli Esperti Vauban, esperta di patologia edilizia e proprietaria dei locali di un edificio colpito da questo problema, il peggio potrebbe arrivare se non si interviene rapidamente. “Dal 2020 ho notato numerosi rischi di collasso in Francia e soprattutto nel centro città. I nostri edifici stanno invecchiando”, osserva. “I fiduciari non effettuano controlli strutturali e quindi non possono rendersi conto dello stato disastroso delle strutture nonostante una facciata molto bella. Sono 30 anni che cerco di rendere obbligatoria la diagnosi strutturale per gli edifici con più di 15 anni. Diversi deputati in Francia mi seguono e presto questo sarà presentato all'Assemblea Nazionale. Beh, lo spero…”
“L’acqua è nemica dei nostri edifici”
Causa primaria di crollo e rischio di crollo: l'acqua. “È il nemico dei nostri edifici”, sottolinea l’esperto. “Si infiltra attraverso i tetti o i muri tra le pietre e disintegra la giuntura tra le pietre. Le pietre non sono più collegate tra loro e al minimo movimento del terreno l'edificio si sposta per assestamento e crolla. Quest’acqua fa marcire anche le travi del pavimento in legno, i pavimenti cedono e fanno crollare i muri”.
Di fronte al rischio crollo le procedure vengono avviate sempre più rapidamente da parte dei municipi, ascoltando il minimo allarme dei residenti. Edifici a volte abbandonati da diversi anni, come quello di rue Rinaldi ad Albi, demoliti, o ancora abitati, costringendo gli inquilini a trovare una soluzione di ripiego, per la loro sicurezza.
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Docente all'Università di Tolosa Capitole, Dominique Boussuge “crea un nuovo diploma in Francia: ispettore immobiliare”. Una carta in più da giocare in chiave prevenzione: “I professionisti del settore immobiliare sapranno riconoscere le patologie edilizie e non li lasceranno più in difficoltà, faranno eseguire i lavori prima del pericolo di rovina”, mira l'esperto, attualmente a Montreal, Canada , per insegnare la patologia edilizia e i rischi di crollo. Lì sono tutti ispettori immobiliari (vale a dire allo stesso tempo: agente immobiliare o fiduciario, esperto di valori di mercato ed esperto di patologia). »
In Francia, quasi 1,5 milioni di case si trovano in condomini fragili o degradati.