“La decisione più importante e più difficile da prendere”, Raphaël Varane ripensa alla sua scelta di interrompere la sua carriera

“La decisione più importante e più difficile da prendere”, Raphaël Varane ripensa alla sua scelta di interrompere la sua carriera
“La decisione più importante e più difficile da prendere”, Raphaël Varane ripensa alla sua scelta di interrompere la sua carriera
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Pubblicato il 10/11/2024 21:42

Tempo di lettura: 1min – video: 4min

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Raphaël Varane, le confidenze di un gentiluomo
Poche settimane dopo aver terminato la sua carriera, Raphaël Varane ha ricevuto la Fase 2 a Como, in Italia. I suoi momenti migliori, i suoi ricordi con i Blues, i suoi progetti di carriera, confida il calciatore francese.

Il difensore della nazionale francese ha rilasciato domenica allo Stade 2 la sua prima intervista dalla fine della sua carriera.

Il suo annuncio ha suscitato scalpore. Dopo il ritiro dalla nazionale a soli 29 anni nel febbraio 2023, Raphaël Varane ha salutato il calcio professionistico un anno e mezzo dopo, a fine settembre 2024, stremato dagli infortuni. Domenica 10 novembre per la sua prima intervista da allora “la decisione più importante e difficile da prendere” della sua carriera, ha ripercorso i suoi 14 anni ai massimi livelli e l'inizio di quella successiva.

Se l'incoronazione del 2018 in Russia rimane “il momento più forte” Dall'avventura iniziata una sera di settembre 2010, all'età di 17 anni con la maglia dell'RC Lens sulle spalle, il salto di qualificazione al ritorno ai Mondiali 2014 ha lasciato il segno nel nordista.

“È stato anche un momento molto forte e un legame con il pubblico che non abbiamo più ritrovato dopo perché è stato un momento unico, fuori dal tempo”.

Raffaello Varane

alla Fase 2

Spinto al ritiro da un infortunio di troppo, il quattro volte vincitore della Champions League si è visto offrire un incarico dal club comasco, promosso in Serie A, al quale era appena arrivato. Una riqualificazione specifica sul sostegno ai giovani calciatori per aiutarli “svilupparsi bene, evitare certe insidie ​​e certi problemi”. Un modo per continuare le nostre lotte per la considerazione delle commozioni cerebrali e contro gli orari sovraccarichi. Organizzatore di un corso di formazione 100% femminile, si batte anche per eliminare il più possibile le disuguaglianze di genere nel calcio.

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